Danni climatici
Il tema delle conseguenze del cambiamento climatico su cittadini e aziende è una delle maggiori sfide per il settore assicurativo, con l'Italia che ancora una volta si posiziona come fanalino di coda per quanto riguarda le coperture nei confronti di questi danni.
Con violenti temporali nel nord est finisce un mese di luglio da incubo che ha fatto segnare il record storico di caldo, ma è stato anche accompagnato da una media di 42 eventi estremi al giorno lungo tutta la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento.
Groupama Assicurazioni esprime piena solidarietà alle popolazioni della Lombardia e del Triveneto, duramente colpite dalle forti grandinate degli ultimi giorni, prevedendo l’estensione della copertura Assistenza Auto anche in assenza di acquisto della garanzia eventi naturali e una gestione rapida dei sinistri denunciati legati all’evento catastrofale.
Sono circa 500 gli eventi climatici estremi registrati in Italia dal 1 gennaio a oggi, pari a un incremento del 64% rispetto allo scorso anno, tra grandinate, bombe d’acqua, bufere di vento e tempeste di vento alternate a siccità che hanno devastato le campagne e le città di tutto il Paese.
Non ci sono più le mezze stagioni, neanche nel Regno Unito il paese degli ombrelli. Direct Line, la celebre compagnia inglese del telefono rosso, ha dichiarato di non prevedere dividendi per il 2022, a causa dei costi dei risarcimenti connessi a eventi meteorologici che a fine anno dovrebbero raggiungere un valore pari quasi al doppio delle stime originali.
Gli assicuratori spagnoli sostengono ogni anno pagamenti tra 660 e 1.000 milioni di euro per sinistri meteorologici che colpiscono il Paese (tra 650.000 e 850.000 eventi all’anno), secondo il rapporto “Assicurazione e sostenibilità climatica”, realizzato da “We are Safe”, l’iniziativa di Unespa (Unión Española de Entidades Aseguradoras y Reaseguradoras) che analizza i risarcimenti effettuati dagli assicuratori tra il 2017 e il 2021.