
Personal Trainer è la nuova app di Metlife pensata per fornire programmi di allenamento alle persone costrette a stare in casa. L’applicazione consente anche di misurare quanto si è al sicuro dagli imprevisti e scoprire gli strumenti più adatti per proteggere il proprio tenore di vita e quello dei propri familiari.
L’app Personal Trainer è raggiungibile al link https://www.metlife-per-te.it/personal-trainer/ dal proprio PC o dai dispositivi mobili, smartphone o tablet, per i quali è ottimizzata.
Lo strumento esplora lo stile di vita e le esigenze della persona e della famiglia, attraverso 11 semplici quesiti a cui bastano circa 2 minuti per rispondere. Man mano che si procede da una domanda all’altra (genere, composizione della famiglia, occupazione, possesso di una polizza, hobby) la grafica cambia adattandosi al tipo di risposta. Al termine l’algoritmo fornirà un punteggio e un “distintivo digitale”, con la descrizione del proprio livello di protezione, che è possibile condividere con il proprio gruppo di amici attraverso i social media.
L’app, inoltre, fornisce a coloro che sono interessati a ricevere il proprio profilo dettagliato, delle indicazioni sugli strumenti assicurativi più indicati per proteggere il tenore di vita personale o familiare. Il programma con i suggerimenti viene inviato via email in step successivi a tutti coloro che lo richiedono, registrandosi sull’applicazione stessa.
Laura Balla, Head of Marketing and Communication di MetLife in Italia, afferma: “Abbiamo ideato questa applicazione con l’obiettivo di offrire al consumatore degli spunti ‘fruibili’ di educazione assicurativa, utilizzando un linguaggio e delle tematiche che annullano la distanza percepita con il mondo assicurativo. In Italia c’è un grande potenziale per le polizze di protezione che abbiamo stimato in oltre 4 milioni di individui, di cui la metà in cerca di orientamento sulla migliore soluzione assicurativa da adottare. La nostra ambizione è quella di avvicinare i consumatori agli strumenti di protezione assicurativi. Pensiamo in particolare alla generazione Y, ovvero ai cosiddetti Millenials, perché oggi più che mai, per via della crisi del welfare, si avverte il bisogno di dare stabilità al proprio tenore di vita, tutelandosi da imprevisti più o meno gravi”.