La Corte Suprema spagnola ha stabilito che il capitano e l’assicuratore della petroliera Prestige dovranno pagare oltre 1,5 miliardi di euro ($ 1,7 miliardi) a titolo di risarcimento per il più grande disastro ambientale della Spagna, causato dall’affondamento della petroliera nel 2002.
Il tribunale ha stabilito che il capitano Apostolos Mangouras e la compagnia Mutual Insurance Association, dovranno risarcire i danni causati a Spagna, Francia e alle autorità della Galizia, nonché a 269 società e alla comunità di persone colpite dallo sversamento.
La petroliera Prestige è affondata al largo alle coste spagnole il 19 novembre 2002con un carico di 77.000 tonnellate di petrolio, provocando un'immensa marea nera che colpì la vasta zona compresa tra il nord del Portogallo, fino alle Landes in Francia, causando un notevole impatto ambientale alla costa galiziana, con enormi danni per la fauna selvatica e l’industria della pesca. La quantità di materiale sversato in mare è stata superiore all’evento Exxon Valdez e la tossicità considerata più elevata a causa delle alte temperature dell’acqua.
La nave, che batteva bandiera delle Bahamas, salpata da Ventspils in Lettonia con direzione Singapore, lanciava il triplice Mayday a 50 km da Finisterre nelle prime ore del pomeriggio del 13 novembre 2002. Il capitano, Apostolos Magouras, di origine greca, riportò di aver avvertito un rumore molto forte a dritta: un colpo aveva aperto una falla nello scafo, facendo entrare un getto d’acqua nei due serbatoi di dritta. In una prima versione dei fatti si identificherà la causa dell’incidente con una fuga d’acqua a causa dell’età dello scafo, ma, successivamente, dopo aver saputo che lo stesso giorno un mercantile aveva riportato la perdita di 200 tronchi (di 17 metri di lunghezza per 30 centimetri di diametro) durante il suo passaggio nel corridoio marittimo galiziano (alcuni di essi appariranno macchiati di petrolio alcuni giorni più tardi in diversi punti della Costa della Morte (Lira, Corcubión, Finisterre e Cee) l’ipotesi cambierà, concentrandosi sulla possibilità che un tronco, spinto dalle onde, possa essersi scontrato con la parte destra della nave, aggiustata nel maggio dell’anno prima in un cantiere navale cinese nel porto di Wan Souk.