Uno studio realizzato da Aviva ha rivelato come il 62% delle PMI britanniche sia sprovvista della copertura assicurativa “business interruption” che protegge l’azienda dal mancato reddito in caso di interruzione dell’attività. Nell’indagine, il principale assicuratore inglese sottolinea la fragilità finanziaria delle quasi 3 milioni di PMI che senza l’assicurazione di “business interruption” sono esposte al rischio di sostenibilità in caso grave emergenza che dovesse richiedere la sospensione dell’attività.
Secondo l’ultima edizione della ricerca Pulse, realizzata con cadenza biennale da Aviva, il 62% del campione di PMI intervistato, ha risposto di non aver acquistato la copertura di business interruption o dice di non ricordare se averla inclusa o meno nella polizza assicurativa.
Nonostante questo, il 21% delle PMI ha detto di aver vissuto in passato l’esperienza di dover interrompere l’attività produttiva in seguito a un incidente; per un quarto dei quali ci sono voluti fino a tre mesi per vedere tornare alla normalità l’attività commerciale, mentre per la parte restante ci sono voluti anche più di due anni per rivedere la luce.
Inoltre, chi ha dovuto interrompere l’attività senza essere assicurato (il 42% del campione) ha ammesso che per ripartire ha dovuto chiedere denaro in prestito ad amici e familiari, contrarre prestiti bancari o utilizzare i propri risparmi per riprendere l’attività.