Con l’arrivo dell’estate gli italiani preparano le valigie. Sono i risultati della 19ª edizione del Barometro Vacanze Ipsos-Europ Assistance, che analizza i viaggiatori italiani, europei, americani e brasiliani, il 52% degli italiani si prepara per una vacanza all’estero. In termini generali, il 61% del campione ha dichiarato che andrà in vacanza, contro una media europea del 63%.
I vacanzieri austriaci sono in percentuale i più numerosi (70%), mentre i meno inclini alla possibilità di viaggio estivo sono, quest’anno, spagnoli e portoghesi (fermi al 60%).
Anche in fatto di budget gli italiani sono sotto la media di spesa europea, in termini assoluti e in percentuale di crescita. In Europa si attesta, infatti, sui 2.019 euro (+3% sul 2018), con una crescita del +10% per la Francia e dell’+8% per la Spagna. L’italiano dichiara, dal canto suo, una media di spesa di 1.757 euro (-1% sul 2018). Circa la durata delle vacanze, la media europea, almeno in fatto di intenzioni, rimane stabile rispetto al 2018 (12 giorni e mezzo circa), mentre le vacanze degli italiani si accorciano (circa 11 giorni). I francesi sono gli europei che dichiarano di fare le vacanze più lunghe (2 settimane).
“Da ormai 19 anni– spiega Fabio Carsenzuola, Ceo di Europ Assistance Italia – il Barometro Vacanze offre una panoramica dettagliata dello scenario italiano, oltre che delle preferenze di cittadini europei, americani e brasiliani. Costituisce, dunque, un osservatorio prezioso per monitorare come e quanto cambia il mondo dei viaggi, uno dei settori più importanti per la nostra compagnia. Non solo, i vari approfondimenti ci permettono di comprendere meglio i vari target, rendendoci in grado di proporre prodotti sempre più completi e su misura”.
Se nel continente si registra una forte tendenza ad assicurarsi prima di partire, l’Italia pur facendo emergere la consapevolezza di diversi problemi potenzialmente riscontrabili in viaggio, evidenzia ancora una certa freddezza nei confronti della possibilità di sottoscrivere una polizza travel.
In generale, il problema per cui gli italiani si assicurano di più prima di partire è un possibile danno all’auto (48%) seguito da un incidente con il mezzo di trasporto pubblico (43% in crescita di due punti rispetto all’edizione 2018) e dall’assicurazione per problemi di salute per sé o per le persone con cui si viaggia (il 42%).
Nello scenario europeo, l’ordine delle preoccupazioni varia. La salute è al primo posto: il 66% degli intervistati dichiara di assicurarsi prima di partire in caso di problemi di salute per sé o per i propri compagni di viaggio. Segue un guasto al veicolo, anche in questo caso indicato dal 66% del campione. Gli europei sembrano però non sottovalutare il valore delle cose che si lasciano dietro: il 65% dichiara di proteggere, quando parte in vacanza, la propria abitazione.
Alla domanda sui problemi già riscontrati in vacanza e su cui ci si potrebbe assicurare, gli europei mettono al primissimo posto gli scioperi e i ritardi con il 31% del campione che dichiara di aver già vissuto questa esperienza. Seguita da un guasto al veicolo (28%) e da un problema di salute in viaggio con il 27% delle indicazioni.
Un dato che, al contrario dei precedenti, non solo viene avallato ma molto evidenziato dai risultati sui viaggiatori italiani. I nostri connazionali dichiarano infatti di aver vissuto un problema legato a ritardi o scioperi dei mezzi di trasporto nel 40% dei casi, nove punti percentuali in più rispetto alla media europea. Seguono, sempre per il campione italiano, i problemi all’auto (27%) e quelli di salute in viaggio con il 24% degli intervistati che indica di aver avuto esperienze del genere in passato.
Quali sono quindi i motivi per cui gli italiani non si assicurano? Il 43% del campione indica come motivo di mancata assicurazione viaggi il “non averci pensato” mentre solo il 28% (due punti sotto la media europea) evidenzia un tema di costo elevato.
La compagnia di assicurazioni di viaggio si conferma punto di riferimento nella sottoscrizione di un prodotto di travel insurance. È questo infatti il canale di acquisto preferito dal 26% degli italiani, seguito dall’agente di viaggio (18% degli intervistati) e, al terzo posto, dai siti web di comparazione (17% delle preferenze). Dati in parte differenti per l’Europa: la compagnia anche in questo caso resta il primo canale (37% delle preferenze degli europei), ma è seguita da società di carte di credito (17%) e solo dopo da agenti di viaggio e siti web comparativi (entrambi al 14%).