
Ha preso il via a Milano “Itasec18”, la seconda conferenza italiana sulla sicurezza informatica organizzata dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini), che richiama tutti gli esperti del settore.
Nel corso della prima giornata in svolgimento al Politecnico di Milano è stato presentato il libro bianco sul futuro della cyber security nel nostro Paese. Tanti gli argomenti trattati e molto diversi i punti di osservazione. Su una cosa però sono tutti concordi: “La trasformazione digitale sta interessando tutti i settori della nostra economia e cambierà profondamente la società”. Siamo tutti all’interno della dimensione digitale dove i confini fra gli Stati sono labili e dove cittadini, organizzazioni, aziende grandi e piccole, cyber-criminali di ogni zona geografica si trovano a 100 millisecondi di distanza tra loro.
La risposta alle sfide della cybersecurity nazionale è nei progetti e nelle azioni concrete da avviare in un contesto collaborativo pubblico-privato.
Il volume curato dai tre professori Roberto Baldoni, della Sapienza Università di Roma, Rocco De Nicola, dell’IMT School for Advanced Studies di Lucca e Paolo Prinetto, del Politecnico di Torino è stato realizzato dal Laboratorio nazionale di Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), con il supporto del “sistema di informazione per la sicurezza della repubblica” e con la collaborazione del Comitato nazionale per la ricerca in cybersecurity.
Il libro nasce in continuità alla prima edizione pubblicata nel 2015 in cui il focus era rappresentato dalle sfide della sicurezza informatica in relazione ai rischi derivanti dagli attacchi cyber e dalle raccomandazioni di tipo organizzativo fornite in chiusura. La nuova edizione, la 2.0 è invece incentrata sui progetti e sulle azioni che la comunità accademica nazionale ritiene fondamentali per la concretizzazione degli interventi di livello nazionale.