
HDI Assicurazioni ha chiuso il primo semestre 2012 con un risultato netto positivo di 15,14 milioni (1° semestre 2011 a 4,80), di cui 5,91 milioni relativi ai rami danni (1° semestre 2011 a 0,60) e 9,23 relativi ai rami vita (1° semestre 2011 a 4,20). Il risultato ante imposte migliora rispetto al primo semestre dell’anno precedente di 13,91 milioni, passando da 9,36 milioni a 23,27 milioni. Tali risultati risultano essere particolarmente positivi anche in funzione del fatto che la compagnia ha deciso di non usufruire dei benefici previsti dal Regolamento 43 emanato dall’Isvap che permetterebbe il ricorso a metodi di valutazione di natura eccezionale degli elementi dell’attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa, così come già negli esercizi precedenti non si era avvalsa dei benefici previsti dal Regolamento 28.
Il miglioramento del risultato ante imposte è determinato dall’incremento degli utili degli investimenti per 19,18 milioni, di cui 10,66 milioni danni e 8,52 milioni vita, e dal miglioramento del conto tecnico vita per 1,28 milioni; contribuiscono invece negativamente alla variazione del risultato, il peggioramento del conto tecnico danni per 3,48 milioni, del risultato dell’attività straordinaria per 2,94 milioni e degli altri proventi netti per 0,13 milioni. Con riferimento ai proventi finanziari netti, l’incremento dell’utile degli investimenti è dovuto ad un incremento dei proventi finanziari di 17,94 milioni (da 39,48 milioni del primo semestre 2011 a 57,42 milioni del primo semestre 2012) e a un decremento degli oneri finanziari di 1,25 milioni; i proventi finanziari straordinari netti peggiorano invece di 2,48 milioni. Il miglioramento dei proventi finanziari ordinari è riconducibile ad un incremento generalizzato dei proventi, sia da valutazione che da realizzo, e ad una diminuzione delle rettifiche di valore.
La raccolta premi del lavoro diretto è pari a 291,36 milioni e rispetto ai 264,38 milioni relativi allo stesso periodo dell’anno precedente registra un incremento di 26,98 milioni (+10,2%). In particolare i premi emessi dei rami vita aumentano del 10,6% passando da 112,02 milioni del 2011 a 123,90 milioni del 2012, contro un incremento del 9,9% dei rami danni, che passano da 152,36 milioni del 2011 a 167,46 milioni del 2012. Gli investimenti ammontano a 1.935,97 milioni con un decremento nel primo semestre di 13,93 milioni, rispetto ai 1.949,89 milioni iscritti a bilancio 2011. Non considerando quelli “a beneficio degli assicurati vita che ne sopportano il rischio” gli investimenti ammontano a 1.862,46 milioni, contro 1.887,65 milioni del bilancio 2011, con una diminuzione di 25,19 milioni. L’andamento tecnico mostra un peggioramento del rapporto sinistri a premi che aumenta dal 66,94% del 2011 al 70,75% del 2012 con riferimento ai sinistri dell’esercizio e dal 68,09% al 72,57% con riferimento al totale sinistri. Il rapporto tra spese di gestione e premi di competenza decresce dal 27,51% del 2011 al 26,15% del 2012, con un combined ratio che cresce dal 95,60% del 2011 al 98,72% del 2012. Le spese di gestione lorde del lavoro diretto ammontano a 50,54 milioni, con un incremento del 4,8% rispetto ai 48,21 milioni del primo semestre 2011. L’incidenza sui premi emessi del lavoro diretto è pari al 17,3%, in diminuzione rispetto al 18,2% dell’esercizio precedente. In particolare l’incidenza cala di quasi un punto sia nei rami danni, passando dal 25,8% al 24,9%, che nei rami vita, passando dall’8,0% al 7,1%.