
Uno studio dell’Osservatorio di Federprivacy ha analizzato le attività istituzionali in materia di privacy svolte nei 30 Paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE) nel corso del 2019.
Lo studio ha stimato in circa 410 milioni di euro le sanzioni inflitte lo scorso anno in 190 procedimenti condotti dalle autorità europee di controllo per la protezione dei dati personali.
Nella graduatoria delle autorità più attive lo scorso anno per numero di sanzioni, l’Italia è al primo posto con 30 provvedimenti irrogati per un totale di 4.341.990 euro. Seguono l’autorità spagnola (AEPD) con 28 sanzioni e al terzo posto quella romena (ANSPDCP) con 20 sanzioni comminate.
Tra le infrazioni più sanzionate, nel 44% dei casi hanno riguardato trattamenti illeciti di dati, mentre il 18% dei procedimenti hanno riguardato insufficienti misure di sicurezza e il 9% l’omessa o non idonea informativa. Stessa percentuale del 9% per le sanzioni sono scattate a seguito di incidenti informatici o altri data breach.
I settori più colpiti sono la pubblica amministrazione (17%) e le telecomunicazioni (14,7%).