
Una vera rottura fra giganti quella andata in scena nei giorni scorsi negli Stati Uniti, dove uno dei più grandi assicuratori del paese, Prudential Financial è entrato in rotta di collisione con una delle principali banche americane, Wells Fargo, tanto da annunciare la sospensione dell’accordo distributivo in essere. Niente più polizze Prudential attraverso gli sportelli Wells Fargo dunque.
Una decisione inevitabile per Prudential dopo lo scandalo finanziario che ha travolto la banca di San Francisco che nel settembre scorso è stata condannata a pagare una multa da 185 milioni di dollari e ha licenziato in tronco 5.300 dipendenti - sia dirigenti che impiegati - per aver fatto ampio ricorso a pratiche non solo aggressive ma del tutto illegali ai danni dei clienti nelle strategie di business. Di fatto migliaia di funzionari della colossale banca americana, la prima per capitalizzazione di mercato, hanno aperto innumerevoli conti correnti (si parla di oltre 2 milioni) e carte di credito all’insaputa dei consumatori, con l’obiettivo di gonfiare i risultati e raggiungere ambiziosi target di vendita.
Prudential è stato sfiorata dallo scandalo per via della polizza vita MyTerm che, secondo gli accordi, poteva essere venduta ai clienti Wells Fargo attraverso un corner nelle filiali della banca o tramite web.
I dipendenti di Wells Fargo non avrebbero quindi potuto vendere direttamente la polizza, non avendo alcuna autorizzazione. Invece, in una disputa legale depositata in tribunale la scorsa settimana sarebbe emerso che alcuni dipendenti della banca avrebbero anche sottoscritto delle polizze in favore di clienti inconsapevoli.
Steve Pelletier, COO di Prudential, ha preso le distanze da Wells Fargo e in una dichiarazione al Wall Street Journal ha spiegato che “la compagnia rimborserà tutti i clienti titolari inconsapevoli di una polizza MyTerm acquistata tramite Wells Fargo”.