Presentato il report annuale di ricerca del Digital Insurance Hub: “Annual Report 2018”, promosso da CeTIF in collaborazione con SAS, CRIF e RGI, che ha visto la partecipazione di un campione rappresentativo di compagnie che operano nel mercato italiano.
La nuova sfida che stanno cogliendo le compagnie assicurative al giorno d’oggi è quella di adattarsi all’opportunità derivante dall’Instant Insurance.
Questo paradigma assicurativo nasce dalla volontà di soddisfare i bisogni della clientela, che nel corso degli ultimi anni ha sviluppato elevate aspettative derivanti dalle esperienze avute con soggetti non strettamente finanziari, creando così polizze che danno la possibilità di assicurarsi tramite il proprio smartphone in un minuto e mezzo e ricevere i rimborsi in massimo tre. Secondo i dati del rapporto IVASS “Analisi Trend Offerta prodotti Assicurativi” i casi rilevati sul mercato italiano si riferiscono generalmente a pacchetti da 1,3 o massimo 7 giorni, di importo contenuto.
È evidente perciò come in un contesto del genere i tradizionali modelli di business siano stati rinnovati, o comunque evoluti rispetto a quelli precedenti, fino a proporre una logica on demand.
Per la realizzazione di un’offerta di carattere istantaneo, sono stati impiegate una serie di tecnologie enablers quali l’IoT, grazie al quale è possibile potenziare i punti di contatto con il cliente per garantire una risposta rapida ed efficiente alle sue esigenze.
Un altro ambito di investimento che faciliti l’istantaneità è proprio quello relativo all’implementazione di Big Data e Analytics, che permettono una gestione integrata ed efficiente delle fonti dati a disposizione delle compagnie e che conseguentemente portano la problematica di natura normativa vincolata alla recente GDPR.
Le compagnie inoltre avvertono la necessità di valutare e creare sperimentazioni per quanto riguarda tecnologie particolarmente innovative, come nel caso della Blockchain.
È lecito dunque notare come lo scenario derivante dall’Instant Insurance sia strettamente legato a quello dell’Open Innovation, apertura che ha consentito di ideare progetti in collaborazione con third parties e ha posto le basi per creare prodotti altamente customizzati e di elevato gradimento.