
I principali riassicuratori sono preoccupati dall’andamento di un mercato che continua nel suo trend di forte ribasso dei prezzi e dalla raffica di acquisizioni che non riesce comunque ad assorbire il capitale in eccesso.
Questo è il mood dominante del tradizionale appuntamento annuale nella città tedesca di Baden Baden che ha riunito i principali riassicuratori e broker del mondo, dando seguito agli allarmi già risuonati nel meeting di Monte Carlo del mese scorso, dove si parlava di un possibile rallentamento del crollo dei prezzi.
In realtà, a circa un mese di distanza le condizioni di mercato appaiono ancor più deteriorate. “A Monte Carlo – ha detto Nick Frankland, chief executive officer di Guy Carpenter per Europa e Middle East – si discuteva intorno a un calo dei tassi tra il 5 e il 7%, o fino al 10% nello scenario peggiore. In realtà la percentuale potrebbe essere ben più elevata e il mercato sta ragionando su come fronteggiare questa situazione critica”.
Il calo dei tassi è dovuto principalmente al capitale in eccesso che ha toccato il livello record di 425 miliardi di dollari, proprio in uno degli anni più tranquilli dell’ultima decade dal punto di vista degli eventi catastrofali.
La pressione sui prezzi, unita ai tassi di interesse ai minimi storici, ha inoltre stimolato la corsa alle nuove acquisizioni che ha caratterizzato gli ultimi mesi del mercato si dei Lloyd’s di Londra sia di quello delle Bermuda, culminata con il takeover da record della giapponese Mitsui Sumitomo Insurance che ha messo sul piatto 5,3 miliardi di dollari per prendere il controllo della rivale Amlin Plc.
“Le operazioni di mergers and acquisitions – ha sottolineato Frankland – non hanno però influenzato le capacità del mercato che è ancora sovrabbondante con evidenti conseguenze sull’andamento dei prezzi”.
Secondo Frankland l’ondata di fusioni e acquisizioni è destinata a continuare, soprattutto per opera degli assicuratori cinesi e giapponesi che stanno cercando di espandersi al di fuori dei confini asiatici, rivolgendosi principalmente ai mercati europeo e statunitense.