
Il cda di Assicurazioni Generali ha approvato i risultati consolidati del primo semestre dell’anno, che ha visto il gruppo triestino proseguire nella strategia di mettere in atto azioni finalizzate al rafforzamento patrimoniale e al miglioramento della redditività.
A fine giugno 2014 il risultato operativo di Generali ha superato quota 2,5 miliardi di euro (+9,5% dai 2,3 miliardi dell’anno precedente), mentre nel solo secondo trimestre l’incremento è stato del 20,4% rispetto allo stesso periodo del 2013.
L’utile netto è stato di 1,075 miliardi di euro, in calo dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul risultato – segnala Generali in una nota - pesa negativamente l'effetto one-off delle discontinued operations, in particolare Bsi per 113 milioni di euro. La recente vendita a Btg Pactual della controllata svizzera per 1,2 miliardi ha infatti comportato una minusvalenza. Per di più, all'istituto verrà inflitta una multa dalle autorità Usa per le vicende legate all'evasione fiscale dei cittadini degli Stati Uniti.
La raccolta premi aumenta del 3,4% a 35,4 miliardi, di cui 24,2 miliardi nel vita (+5,4%) e 11,2 miliardi nel danni (-0,7%). L'utile operativo nel Vita è di 1,55 miliardi (+4,8%) e nel Danni di 1,03 miliardi (+14,8%). Continua il rafforzamento patrimoniale che si traduce in un l'indice di Solvency I al 162%, in aumento di 21 punti da fine anno èun eccedenza pari a 11,2 miliardi. Su basi pro-forma la solvency si attesta al 164% includendo la vendita di Bsi e l'acquisto del 24% residuo della controllata nel Centro-Est Europa, Gph. Il gruppo assicurativo ha anche deciso di svalutare la quota nella russa Ingosstrakh per 190 milioni nel semestre.
Nei rami danni la diminuzione della sinistralità (loss ratio) a 65,7% (-1,4%) e la continua azione volta al contenimento delle spese” che ha portato l’expense ratio a 27,1% (-0,4 %), hanno permesso un miglioramento del combined ratio complessivo che si attesta a 92,8%, in calo di 1,8 punti percentuali. In particolare la sinistralità corrente non catastrofale si riduce di 1,1 punti percentuali grazie al miglioramento osservato sia nel ramo Auto che, in particolare, nel ramo non Auto in quasi tutti i paesi di operatività del Gruppo.
Guardando ai singoli paesi di operatività, il Cor è sensibilmente migliorato in Italia a 88,1% (dal 91,3% della semestrale 2013) e nei Paesi CEE che, con un calo di 6,4 punti a 84,2% (90,6% nel primo semestre 2013), si confermano per il miglior Cor del Gruppo. In aumento invece il Cor della Francia 105,1% (dal 99,3%) influenzato dall’impatto di 3,6 p.p. delle catastrofi naturali e dagli effetti delle politiche di ristrutturazione del portafoglio.
I premi del segmento danni evidenziano un lieve calo a 11,17 miliardi (-0,7%). Stabile il contributo ramo Auto (+0,1%), grazie ai buoni andamenti di Germania, Paesi CEE e America Latina. In lieve decremento il ramo Non Auto (-0,9%), su cui pesa la flessione registrata nella linea persone (-0,8%); positivo invece il contributo della linea aziende (+0,4%) che beneficia delle buone performance in Germania.
Il Group CEO di Generali, Mario Greco, ha commentato: “Questi risultati confermano che Generali è ormai prossima a conseguire in largo anticipo i risultati del piano. Abbiamo già raggiunto i target di Solvency I e Net Free Surplus e siamo prossimi al nostro target di Roe operativo. Con la recente conclusione del processo di dismissioni di asset non-core abbiamo completato il processo di rafforzamento del capitale e siamo nelle condizioni di rilanciare la crescita del Gruppo. I numeri che presentiamo oggi sono il frutto delle iniziative che abbiamo avviato lo scorso anno, che ci hanno permesso di sviluppare prodotti innovativi in grado di attrarre nuovi clienti e investire per crescere su nuovi mercati. Voglio ringraziare tutti i nostri colleghi per il loro impegno che ha reso possibile questi risultati, grazie ai quali ci stiamo avvicinando al completamento di un processo di turnaround estremamente duro e difficile. Ora si apre per Generali una fase nuova: per la prima volta dopo molti anni, il nostro è un Gruppo in grado di guadagnare quote di mercato, generare profitti crescenti e remunerare adeguatamente gli azionisti”.