
Dopo due anni di latitanza in Svizzera, Paolo Ligresti – figlio di Salvatore, si è consegnato agli inquirenti italiani alla frontiera con la Svizzera, a Ponte Chiasso.
Ligresti junior era ricercato dal 2013 con le accuse di aggiotaggio e falso in bilancio aggravato. Secondo le indagini condotte dalle procure di Milano e Torino, la famiglia Ligresti e alcuni manager di fiducia avrebbero creato e poi occultato la massa di debiti che ha portato sull’orlo del crack il gruppo assicurativo Fonsai (Sai, Fondiaria e Milano Assicurazioni, controllate attraverso la holding Premafin), poi rilevato da Unipol.
Paolo Ligresti ha trascorso la lunga latitanza nella sua lussuosa villa in Svizzera, dopo aver acquisito la cittadinanza elvetica poco prima che scoppiasse la bufera giudiziaria sulla sua famiglia. E in quanto cittadino svizzero era al riparo dalle richieste di arresto ed estradizione provenienti dall’Italia.
Il suo processo nel frattempo è stato trasferito per competenza da Torino a Milano, dove è in corso l’udienza preliminare che mercoledì primo luglio: il gup Andrea Ghinetti ha già ammesso come parti civili circa duemila azionisti che si ritengono danneggiati da Fonsai, Premafin e Milano assicurazioni.