Fonsai
“Siamo soddisfatti per la decisione della Corte di Appello di Milano nei confronti di Giulia Ligresti. La sentenza che revoca il patteggiamento e decreta il proscioglimento della nostra assistita mette fine alla complessa vicenda giudiziaria che riguarda Fonsai”.
Non sarà la procura di Torino ma quella di Milano a decidere sul futuro di Carlo Cimbri. L’amministratore delegato di UnipolSai rischia infatti di essere mandato a processo per aggiotaggio nell’ambito dell’inchiesta che prova a ricostruire gli intrecci dietro alla fusione tra il gruppo assicurativo bolognese e l’ex galassia della famiglia Ligresti (Fondiaria Sai, Premafin e Milano Assicurazioni).
Sei condanne e pene comprese fra tre anni e sette mesi e sette anni e tre mesi di reclusione. Questa la richiesta del pm di Torino Marco Gianoglio al termine della requisitoria nel processo sulla passata gestione di Fondiaria-Sai.
“Il fatto non sussiste”. Con questa formula sono stati assolti Paolo Ligresti (ex consigliere cda Fonsai), Fulvio Gismondi (il dirigente incaricato della redazione dei documenti contabili) e Piergiorgio Bedogni (ex attuario della compagnia assicurativa), imputati per falso in bilancio e aggiotaggio nella gestione di Fondiaria Sai.
La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’accusa di ostacolo all’attività di vigilanza della Consob contestata all’ad di Mediobanca Alberto Nagel e a Salvatore Ligresti in relazione alla vicenda del cosiddetto “papello”.
Dopo due anni di latitanza in Svizzera, Paolo Ligresti – figlio di Salvatore, si è consegnato agli inquirenti italiani alla frontiera con la Svizzera, a Ponte Chiasso.
La Guardia di Finanza perquisisce gli uffici milanesi di Ernst & Young, Gualtieri & Associati e Boston Consulting Group, le due società consulenti nella fusione tra FonSai, Unipol Assicurazioni, Milano Assicurazioni e Premafin. Un’operazione che ha portato il polo assicurativo della famiglia Ligresti tra le fila di Unipol.
I tre ex sindaci di Fondiaria Sai imputati di falso in bilancio, Benito Giovanni Marino, Marco Spadacino e Antonio D’Ambrosio, sono stati assolti con la formula “per non aver commesso il fatto”.
L’IVASS si è costituita parte offesa nel processo avviato l’8 maggio scorso presso il Tribunale di Milano che vede coinvolto l’ex presidente (allora ISVAP), Giancarlo Giannini, imputato insieme all’Ing. Salvatore Ligresti del reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (articolo 319 del codice penale).
Arrivano i titoli di coda sulla lunga querelle Fondiaria Sai, oggi confluita in UnipolSai. Con l’ultima sanzione da 172 mila euro comminata dell’Ivass alla compagnia per via di “gravi carenze rilevate nella valutazione della riserva sinistri Rc Auto per gli esercizi 2009 e 2010” si legge nell’ultimo bollettino dell’autorità di controllo, oltre a errate rappresentazioni delle informazioni di vigilanza sui bilanci stessi e carenze gestionali delle reti di liquidazione del gruppo allora ancora sotto il controllo della famiglia Ligresti.
Mano pesante della Consob sui vertici della ex Fonsai. L’ex presidente Jonella Ligresti e l’ex amministratore delegato Emanuele Erbetta, sono stati infatti multati per aver diffuso “false informazioni” sulle riserve sinistri nel bilancio 2010 della compagnia e della controllata Milano Assicurazioni.
Forse non ce lo aspettavamo, ma le recenti vicissitudini di Fonsai hanno lasciato indifferenti gli assicuratori francesi. Proprio così. Dopo il gran parlare e le trattative avviate lo scorso anno da Groupama, poi stoppate dalla Consob, è sceso il gelo sul gruppo assicurativo della famiglia Ligresti.
Unipol conferma le voci che indicano il gruppo assicurativo bolognese interessato a Fonsai.