Secondo S&P Global Ratings, gli assicuratori cyber dovranno essere più chiari nella formulazione delle polizze e adeguare le tariffe nei prossimi due anni, chiedendo al contempo agli assicurati di rafforzare la propria sicurezza informatica, se vogliono mantenere la redditività.
Il “Cyber Insurance Market Outlook 2025” di S&P afferma che l'attuale panorama delle minacce, unito a tassi cyber bassi e a un aumento delle richieste di risarcimento potrebbe rapidamente portare a una significativa diminuzione della redditività per il settore.
Manuel Adam, analista di S&P Global Ratings, spiega che gli acquirenti di cyber possono aspettarsi cambiamenti dai loro provider. “Gli assicuratori cyber aiuteranno i loro assicurati a migliorare i loro framework di sicurezza informatica nei prossimi due anni, garantendo una formulazione chiara delle polizze e perseguendo aggiustamenti tariffari selettivi per preservare margini adeguati”.
S&P afferma che gli assicuratori cyber continuano a beneficiare di significativi aumenti delle tariffe ottenuti nel 2021/2022, nonostante il recente ammorbidimento. Tuttavia, S&P aggiunge che il rischio sistemico e il potenziale di eventi catastrofici informatici rimangono una sfida importante. In particolare, considera un'espansione eccessivamente aggressiva nel mercato come potenzialmente dannosa. Sebbene l'interruzione di CrowdStrike sia stata gestibile per gli assicuratori, S&P afferma che l'esito avrebbe potuto essere "molto peggiore", e questa situazione probabilmente influenzerà le strategie di gestione del rischio e aumenterà la domanda di copertura.
Con i premi per l'assicurazione cyber previsti in aumento tra il 15% e il 20% all'anno fino a 23 miliardi di dollari entro la fine del 2026, S&P afferma che il mercato globale cyber è stabile, con profitti sottoscritti per il 2023 e il 2024 attesi continuare anche nel 2025. Tuttavia, essendo un settore relativamente giovane, S&P avverte che "le fluttuazioni dei prezzi probabilmente rimarranno una caratteristica continua, a causa dell'emergere di nuovi modelli di differenziazione del rischio e standard di sicurezza informatica, insieme a miglioramenti nei framework di gestione del cyber risk”.