
Durante l’emergenza pandemica gli assicuratori globali hanno dimostrato la propria resilienza in un momento di grande difficoltà, grazie alla loro solidità patrimoniale. Tuttavia, secondo un rapporto di S&P Global Ratings, le riserve di capitale saranno erose nella seconda metà dell’anno, tra crescente richieste di indennizzi, soprattutto in riferimento a coperture del settore industriale e perdite sui mercati finanziari.
Il grande rischio è rappresentato da una seconda ondata di contagi da Covid-19 che andrebbe a compromettere la ripresa economica e che, con nuove misure restrittive di contenimento come il lockdown, andrebbero in sofferenza anche i mercati finanziari, amplificando la recessione e accrescendo le perdite patrimoniali e le richieste di indennizzi assicurativi.
Le compagnie potrebbero veder schizzare in alto le perdite se fossero chiamate dai tribunali a pagare i sinistri delle polizze di business interruption sottoscritte dalle aziende, anche se S&P ritiene che ben difficilmente le azioni legali intraprese possano favorire cambiamenti legislativi su questo punto e tantomeno l’introduzione di norme retroattive.
Potrebbero invece verificarsi azioni legali per problemi di sicurezza dei dipendenti nella fase post-emergenza, andando ad aumentare la sinistralità nei segmenti liability e D&O. Inoltre, un significativo incremento di mortalità dovuto a Covid-19 rischierebbe di erodere il capitale degli assicuratori vita.