Il settore riassicurativo globale vedrà una forte crescita degli utili tra il 2024 e il 2026 sulla base dei solidi risultati del 2023, secondo un'analisi di S&P Global Ratings.
I principali fattori trainanti includono rendimenti degli investimenti più alti, i costanti aumenti dei tassi sulle polizze property e cambiamenti strutturali a partire dal 2023. I riassicuratori hanno beneficiato di termini più rigidi e rivalutazioni dei rischi catastrofali property, rafforzando il mercato della riassicurazione P/C. I prezzi delle polizze sono aumentati durante i rinnovi del 2024, a causa di preoccupazioni legate all'inflazione e al calo delle riserve in alcune compagnie assicurative USA. I riassicuratori sono ancora molto esposti alle catastrofi naturali e stanno lavorando per gestire meglio i rischi. Anche se hanno fatto cambiamenti per ridurre le perdite legate a rischi minori, ci sono ancora sfide da affrontare. I pericoli principali, come l'inflazione, l'urbanizzazione e il cambiamento climatico, sono considerati rischi significativi. In particolare, i rischi legati alla responsabilità civile negli Stati Uniti sono sotto osservazione a causa dell'inflazione economica e sociale e degli anni di sottoscrizione troppo generosi tra il 2014 e il 2019.
Secondo S&P, nel 2023 il capitale riassicurativo globale ha raggiunto nuovi massimi, sostenuto da solidi utili, dal recupero del valore degli asset e da afflussi di capitali alternativi. I primi 19 riassicuratori globali hanno segnalato un surplus di adeguatezza patrimoniale del 6,1% al livello di confidenza del 99,99% entro la fine del 2023. Si prevede che questo surplus fornirà un cuscinetto contro potenziali catastrofi naturali e altri fattori di stress, supportando al contempo la crescita del fatturato.
La forte capitalizzazione del settore consente ai riassicuratori di gestire potenziali perdite e mantenere la redditività man mano che aumenta la domanda di soluzioni di trasferimento del rischio. S&P ha osservato che è probabile che i riassicuratori traggano vantaggio dall'espansione delle esposizioni al rischio e dei valori patrimoniali legati alla ripresa economica post-pandemia, man mano che l'inflazione si raffredda e le banche centrali allentano la politica monetaria.