Salta al contenuto principale
Home
  • Home
  • Notizie
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Brokers
    • Carriere
    • Comunicazioni aziende
    • Nuovi prodotti
    • Riassicurazione
    • Risk Management
    • Studi e ricerche
  • Insurtech
  • Interviste
  • Brokers
  • Annuario ASEFIBrokers
  • Contatti

Strategie divergenti tra Europa e USA nel capitale circolante

Facebook Like Share on Facebook Tweet Widget Linkedin Share Button

Venerdì, 20 Giugno, 2025 - 09:04
Autore: Gillespie

Secondo il nuovo report di Allianz Trade, il fabbisogno globale di capitale circolante (WCR) ha raggiunto nel 2024 il livello più alto dal 2008, toccando quota 78 giorni, trainato principalmente dall’aumento dei tempi medi di incasso (DSO). 

La tendenza rivela uno scarto crescente tra Europa e Stati Uniti: da una parte, le imprese europee hanno agito come vere e proprie “banche invisibili”, offrendo ben 11 miliardi di euro di credito commerciale; dall’altra, le aziende statunitensi hanno ridotto le scorte e investito la liquidità in riacquisti azionari, oltre 1.000 miliardi di dollari previsti per il 2025. 

Mentre Europa e Asia hanno visto salire il WCR, gli USA sono riusciti a farlo calare, segnalando priorità differenti. I settori più colpiti a livello globale sono stati trasporti, chimica, energia, retail, macchinari, metalli e servizi IT, colpiti dalla domanda debole. In Europa, l’aumento del WCR è stato accentuato dalla crescita delle scorte e dai minori tempi di pagamento verso i fornitori, in controtendenza rispetto al comportamento americano.

“Le imprese statunitensi non stanno scommettendo sulla crescita: stanno spostando il capitale dai magazzini ai portafogli e dalle fabbriche agli azionisti”, ha osservato Ano Kuhanathan, Head of corporate research di Allianz Trade. In parallelo, il comportamento delle aziende europee riflette una strategia più cauta ma anche più esposta: “Con scorte più elevate e tempi di pagamento ridotti verso i fornitori, le imprese europee hanno di fatto finanziato i loro partner commerciali estendendo i termini di pagamento e assumendosi maggiori rischi”, aggiunge Maxime Lemerle, Lead analyst for Insolvency Research.

Nel caso in cui dovessero essere applicati nuovi dazi come quelli previsti per il “Liberation Day”, le imprese si troverebbero a fronteggiare ulteriori sfide di liquidità: si stima che in uno scenario avverso il WCR possa salire di 8,5 miliardi di euro in Europa e 15,5 miliardi di dollari negli Stati Uniti, pari a circa 3 giorni di fatturato. La vulnerabilità si acuisce in un contesto economico che resta incerto, con la possibilità di nuovi shock legati ai tassi di interesse: “Un incremento di +1 punto percentuale dei tassi potrebbe far crescere il WCR di 14 miliardi di euro in Europa e di 26 miliardi di dollari negli Stati Uniti”, conclude Ana Boata, Head of macroeconomic research.

In sostanza, tra prudenza finanziaria e strategie di breve termine, il 2025 appare segnato da vulnerabilità simmetriche: le aziende europee espongono più rischio nel credito commerciale, mentre quelle americane potrebbero pagare lo scotto di investimenti produttivi ridotti. La vera sfida sarà trovare un equilibrio tra solidità finanziaria e capacità di crescita, in uno scenario che non promette tregua.

Tag: 
Allianz Trade

Articoli correlati

Attualità
Nasce Best Mobility, la nuova associazione dei fleet e mobility manager italiani
Giovedì, 10 Luglio, 2025 - 07:54
Attualità
OCTO e Gruppo Admiral rinnovano la partnership per un’assicurazione sempre più intelligente e personalizzata con ConTe.it
Giovedì, 10 Luglio, 2025 - 07:48
Attualità
Tutela Legale accelera il suo percorso di crescita: semestrale da record con +24,6%
Giovedì, 10 Luglio, 2025 - 07:46

Broker in evidenza

  • SIB SOCIETA' ITALIANA BROKERS CATTANEO ASSICURAZIONI DI VINCENZO CATTANEO & C
  • CIS BROKER
  • PULSAR RISK
  • HOWDEN
  • ASSIMEDICI
  • B&S italia
  • MAG
  • ASSURANCE BROKERAGE MANAGEMENT

Interviste

  • Consulbrokers, il modello inclusivo che sta rivoluzionando il mercato italiano del brokeraggio
  • Union Brokers cresce e rilancia: “Valorizziamo l’indipendenza dei piccoli broker”

Asefi Brokers

A.SE.FI. Editoriale Srl
Via dell’Aprica, 8 - 20158 Milano
Tel. 02-66802277
Partita IVA: 06559580151

Informazioni e pubblicità: info@asefibrokers.com

Informativa Privacy e Cookie Policy

Credits

Categorie

  • Approfondimenti
  • Appuntamenti
  • Attualità
  • Brokers
  • Carriere
  • Comunicazioni aziende
  • Nuovi prodotti
  • Riassicurazione
  • Risk Management

Social Network

Linkedin
Aggiungi Asefibrokers.com al tuo feedreader