
L’accelerazione esponenziale dell'innovazione tecnologica, la crescente diffusione di reti di sensori e piattaforme digitali, vedono nell’analisi dei dati e nella comprensione delle esigenze e dei comportamenti dei consumatori il futuro dell’assicurazione. L’approccio Data Analytics di Swiss Re permette loro di avere una capacità di analisi e di soluzioni mirate che hanno voluto condividere nel convegno del 10 ottobre scorso Swiss Re e la trasformazione digitale.
Daniela D’andrea, CEO di Swiss Re Italy, dà il benvenuto a questo incontro annuale che affronta i temi caldi del momento da angolature differenti. «Il cambiamento di prospettiva - dice introducendo il primo ospite - è il primo momento importante del passaggio per crescere e progredire».
Maurizio Cheli - Astronauta, pilota militare, collaudatore, imprenditore e non solo
«Cosa c’entra un astronauta con una società di riassicurazione? Ci accomuna la parola rischio. Dietro al nostro lavoro c’è un intero sistema che permette di abbassare il rischio in maniera sostanziale. Questo è un lavoro fatto di passione, l’elemento più importante per la nostra vita personale e professionale, quello che ci insegna a non abbatterci di fronte alle difficoltà. Lo Shuttle è la macchina più complessa che abbia visto in vita mia. La sua cabina è come un’azienda: ci sono sistemi che possono essere operati solo dal comandante, altri dal pilota, altri ancora dall’ingegnere in assoluta interdipendenza: se uno muove l’interruttore sbagliato nel momento sbagliato, si salta in aria tutti. E ancora, quando si accendono i booster, si parte: lo shuttle passa da quota 0 e velocità 0 a oltre 400 km di quota a una velocità di 28.000 km/h e quando il viaggio è così veloce bisogna essere a bordo, non si può rimanere a terra perché si rimane decisamente indietro; è una bella metafora del viaggio che la trasformazione digitale ha creato nel nostro modo di affrontare le cose.
Ricordo un esperimento in particolare: gli scienziati volevano modellare la propagazione della combustione in orbita da un punto di vista matematico. Sulla terra un incendio va nella stessa direzione del vento che lo spinge. In orbita un pezzo di carta sottoposto a un flusso d’aria brucia prima sopra vento e poi sotto vento, cercando l’ossigeno dell’aria. Questo per dire che a noi piace, soprattutto nel mondo del lavoro, applicare degli schemi di successo senza dubitare di risultati, ma in un mondo che cambia a volte si devono tenere conto che cambiano anche le condizioni.
Sono partito con tre convinzioni: che la terra fosse scura, il cielo fosse blu e Zocca fosse il centro del mondo. Son tornato che nessuna era vera: Zocca non si vede dallo spazio, la Terra è di un blu intenso e il cielo di un nero impressionante».
Alessandro Geraldi - Business & Advisory Director del Gruppo Cerved
«Una data company è fatta di tre cose fondamentali: i dati, la tecnologia per il loro trattamento e le applicazioni che ti permettono di leggerli. Dal grande ecosistema dei dati in nostro possesso dobbiamo applicare delle tecnologie di frontiera capaci di elaborarli e di distinguere parole-chiave come Ferrari dal loro contesto, per farci capire se stiamo parlando delle macchine, delle bollicine o della gioielleria di Parma. Ai Data Architect vanno affiancati i Web Designer, essenziali per rendere accessibile e comprensibile il dato. Tra le molte applicazioni esistenti ne segnalo tre:
Atoka, la piattaforma dei big data tascabile essenziale per le vendite, grazie alla quale con un programma molto intuitivo è possibile abbattere a cinque minuti il tempo di preparazione di una riunione con un cliente;
Money & Go per la digitalizzazione del credito, dedicata soprattutto alle piccole aziende - che in Italia rappresentano il 95% - che hanno difficoltà di accesso al credito: abbiamo creato algoritmi che analizzano centinaia di parametri e in pochi secondi rendendo subito accessibile il referto di accesso alle condizioni definite, un ‘sì’ o un ‘no’ senza attendere sei mesi.
La Digital Presence Optimization, infine, tiene conto del fatto che online bisogna essere soprattutto Google friendly: il vostro sito deve piacere alle persone, ma soprattutto all’algoritmo di Google.
I dati sono simboli che dotati di significato diventano informazioni e portano conoscenza. Dobbiamo però avere la saggezza (=mente+sentimento) di saperli usare. Tripadvisor, Booking, Amazon ci mostrano come le recensioni di perfetti sconosciuti siano importanti per la nostra scelta all’acquisto; per le aziende diventerà sempre più importante il rating ESG: acronimo di Environment, Social and Governance, diventato lo standard per definire l'approccio sostenibile agli investimenti».
Francesca Volpe - Digital & Smart Analytics EMEA - Swiss Re
«La trasformazione digitale ha delle implicazioni sul cambiamento dei costumi dei consumatori, che cercano sempre più un contatto in real time con l’assicurazione. I dati sono il nuovo petrolio e come tale vanno sfruttati, assemblando i dati interni a quelli provenienti dai clienti a quelli esterni.
La nuova figura professionale del Data Scientist va integrata con l’azienda e con una struttura IT capace di tradurre i processi con strumenti che possono e devono essere facilmente interpretabili.
Due esempi di quello su cui abbiamo lavorato: l’analisi di duecento milioni di voli e dieci anni di dati storici incrociati con informazioni meteo in tempo reale per calcolare il rischio e i conseguenti premi assicurativi per passeggeri che vogliano tutelarsi sui ritardi degli aerei; oppure la creazione di un modello capace di predire nell’arco dei prossimi vent’anni l’insorgenza di malattie che possano portare anche alla morte di un assicurato attraverso la creazione di un modello di analisi di milioni di dati derivanti dall’acquisizione di database medico-statistici».
A Claudia Cordioli (Head Western & Southern Europe) e Francis Blumberg (Head Life & Health Continental Europe) di Swiss Re l’onere di chiudere il seminario presentando quattro workshop con altrettante postazioni dedicate: Telematics, Cyber, Data & Analitics e Magnum Go, piattaforma di sottoscrizione automatizzata allo sviluppo della quale ha partecipato lo stesso Blumberg, prima della recente promozione.