
Nonostante il cyber risk continui a galoppare, minacciando aziende di ogni dimensione, il mercato delle assicurazioni cyber non tiene il passo, faticando a monetizzare una domanda che, seppur presente, stenta a tradursi in premi consistenti.
È quanto emerge dall’ultima analisi di Swiss Re, che nel suo aggiornamento annuale dipinge un quadro agrodolce: i premi globali sono previsti in crescita, raggiungendo i 15,6 miliardi di dollari entro la fine del 2025, ma il tasso di crescita annuale è stato rivisto al ribasso, passando dal 6% al 5% a partire dal 2023. Una frenata, come spiega Fabian Willi, Head cyber key accounts di Swiss Re, che ha una causa ben precisa: “il deterioramento dei tassi per il terzo anno consecutivo sta neutralizzando la crescita organica dell'esposizione che il mercato ha faticosamente costruito”.
Il problema, secondo l’analisi, risiede nel fatto che l’offerta supera la domanda, generando una concorrenza che spinge al ribasso i prezzi e porta a concessioni su premi, limiti e coperture. Un gioco pericoloso che, a lungo andare, potrebbe minare la sostenibilità del mercato, soprattutto in un contesto dove il rischio di eventi sistemici e le controversie legali in materia di privacy sono in costante aumento. In questo scenario, l’unica via d’uscita per garantire una crescita sana e duratura sembra essere l'espansione verso nuovi segmenti di clientela.
A questo proposito, Dani Tobler, Head cyber reinsurance di Swiss Re, individua con chiarezza la rotta da seguire: “Una chiara direttrice di sviluppo per il cyber è il segmento delle piccole e medie imprese”. Nonostante rappresentino il 90% delle aziende a livello globale, le PMI contribuiscono solo per il 30% circa dei premi totali, pari a circa 4,7 miliardi di dollari. Un divario di protezione enorme, che per Tobler può essere colmato solo con soluzioni su misura: “Le PMI non hanno bisogno di polizze corporate standard solo ridimensionate in virtù delle dimensioni aziendali, ma di prodotti su misura, accessibili e modelli di distribuzione più intelligenti”.
Per superare questa barriera, l’analisi di Swiss Re indica cinque fattori fondamentali: campagne di formazione mirate, progettazione di prodotti semplici e modulari, prezzi sostenibili, valutazione del rischio semplificata con automazione e questionari meno tecnici, e l'adozione di piattaforme digitaliper una distribuzione più efficace. La riassicurazione, in questo quadro, assume un ruolo cruciale, fornendo il capitale necessario e l'esperienza per gestire la crescente esposizione al rischio, soprattutto con l'ingresso di un numero maggiore di PMI nel mercato.
In conclusione, come afferma lo stesso Dani Tobler, “il settore cyber continua a crescere più velocemente rispetto ad altre linee di business, ma il successo ora dipende da aspettative di crescita realistiche e dalla creazione di un mercato sano e sostenibile”.