
Il gruppo riassicurativo Swiss Re ha chiuso il 2016 con un risultato in calo del 22,6% a 3,5 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente, a causa dell’aumento dei danni catastrofali e dell’elevata competitività del settore.
Le perdite di maggior rilievo sono state provocate dagli incendi del Canada, il terremoto della Nuova Zelanda e l’uragano Matthew che ha inciso sui conti dell’ultimo trimestre.
I ricavi complessivi del riassicuratore zurighese sono invece cresciuti del 10% a 33,2 miliardi di dollari. Buoni anche i ritorni dagli investimenti, in un perdurante contesto di bassi tassi di interesse: 3,4% contro 3,5% del 2015 e 3,7 miliardi di dollari contro 3,4 miliardi a fine 2015.
In peggioramento di circa otto punti percentuali il combined ratio, alito a 93,5%.
Il cda di Swiss Re è complessivamente soddisfatto dei risultati ottenuti e alla prossima assemblea generale proporrà la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 4,85 franchi svizzeri per azione (+5,4% rispetto al 2015) e chiederà il via libera per un ulteriore programma di riacquisto di azioni proprie fino ad un miliardo di franchi.