
Secondo le prime stime di AIR Worldwide, società specializzata nella realizzazione di modelli predittivi delle catastrofi, i danni causati dal Tifone Jebi che lo scorso 4 settembre ha colpito l’area a Nishinomiya, nel Giappone occidentale, costeranno all’industria assicurativa tra i 2,3 e i 4,5 miliardi di dollari.
AIR sostiene che a causa del tifone, il più forte ad aver colpito il Giappone negli ultimi 25 anni, si è verificata una significativa interruzione delle attività produttive, in particolare per quando riguarda il turismo. Gravi i danni subiti dalle infrastrutture e dagli edifici con evidenti impatti sul traffico delle merci e sui trasporti.
L’aeroporto di Kansai, che svolge un ruolo significativo per le spedizioni dell’area è stato chiuso, interrompendo le supply chain di molte aziende oggi in netta difficoltà.