“L’Abi deve rivedere le sue posizioni se vuole che il contratto si chiuda a breve. Le distanze al momento continuano ad essere incolmabili, e noi siamo disponibili a proseguire il confronto solo se non si pongono pregiudiziali e si fa chiarezza su tutto. In tempi stringenti, entro il 13 novembre, dopodichè le organizzazioni sindacali riuniranno i propri organismi e valuteranno quali percorsi avviare nel coinvolgimento della categoria”.
Così il segretario generale della Fiba Cisl Giulio Romani al termine dell’incontro di ieri per il rinnovo del contratto del credito, nel corso del quale Abi ha presentato il documento che formula le posizioni già espresse precedentemente e che conferma l’entità e la misura della distanza con la piattaforma sindacale.
“Abi torna a ribadire che non ci sono spazi per le dinamiche salariali a livello nazionale e lo spostamento sul secondo livello di contrattazione di materie di pertinenza nazionale. Noi dovremmo accettare a scatola chiusa? Se, come ha convenuto Abi, si deve tenere conto delle reciproche priorità, pretendiamo risposte chiare - Continua il segretario Fiba - ed esigiamo garanzie e tutele a livello nazionale anche per i lavoratori delle aziende in cui la contrattazione aziendale è poco presente”. L’appuntamento del 13 novembre prossimo si prefigura determinante, poichè l’Abi ha accettato la richiesta di chiarezza.