A Treviso i commercianti hanno scelto di difendersi dalle storture della burocrazia con una polizza. Per tutelare i propri soci da storture, cavilli e sottigliezze normative, la Confcommercio di Treviso sta predisponendo una copertura assicurativa ad hoc, dal nome evocativo: “Anti follie”.
Una novità per il Veneto, ma non in termini assoluti, visto che la prima iniziativa di questo genere è stata realizzata lo scorso anno nel vicino Friuli Venezia Giulia, a Pordenone.
La polizza “anti follie” dovrebbe essere disponibile a partire dal prossimo anno. Con pochi euro aggiunti alla quota associativa, tutti i verbali ritenuti ingiusti verranno impugnati a costo zero per l’impresa e l’imprenditore dall’ufficio legale di Confcommercio.
Secondo Confcommercio, alcuni esercizi commerciali, spesso i più piccoli, sono oggetto di continui controlli, talvolta con una frequenza di più ispezioni a settimana. Contestare ogni violazione, almeno quelle più controverse, creerebbe una situazione di caos per gli stessi uffici ispettivi, tale da richiedere una riforma urgente del sistema di controllo, invocato da tempo dai commercianti, e non solo. Tre infatti le richieste fondamentali formulate dai commercianti per una riforma equa del fisco: pochi tributi e semplici da pagare, uno per ogni livello di governo; riduzione delle aliquote, armonizzate al livello europeo; equilibrio tra fabbisogni pubblici e costi standard.