
Circa 1.500 richieste di risarcimento giunte al Comune di Lecce per cadute sui marciapiedi dissestati, danni da allagamento, aggressione da parte di cani randagi, cadute di rami o alberi. Un numero spropositato che ha messo in allarme le compagnie che hanno mandato deserta la gara bandita dall’amministrazione comunale per cercare una copertura assicurativa. Evidentemente, gli assicuratori non ritengono conveniente accollarsi l’onere di risarcire i cittadini leccesi vittime delle insidie della strada e nessun premio assicurativo riesce a coprire l’ammontare delle richieste di danni che, quasi sempre, i giudici riconoscono ai malcapitati pedoni.
Una bel problema per il Comune di Lecce che nel suo organico non ha periti assicurativi, accertatori, medici legali, dottori agronomi, periti agrari, medici veterinari né tantomeno investigatori. L’unica strada percorribile rimane la proroga dell’affidamento del servizio alla Lupiae Spa. La società partecipata dall’amministrazione comunale, infatti, dal 15 settembre del 2012 e fino allo scorso 14 settembre, ha gestito tutte le richieste risarcitorie, fino a un importo massimo di 10 mila euro, indirizzate al Comune. Sulla base dell’esperienza fatta, e facendo una previsione attendibile, la Lupiae ha chiesto all’amministrazione il rinnovo di quel servizio per tre anni con un compenso annuo di 80 mila euro. Operazione al momento impossibile perché il Consiglio comunale non ha ancora approvato il piano di impresa della società partecipata e non possono, quindi, esserci variazioni rispetto agli accordi già esistenti tra amministrazione e Lupiae.