
Il Consiglio dell’Unione Europea adotta formalmente il meccanismo di sanzioni contro i pirati informatici che sferrano attacchi verso l’Unione o gli Stati membri.
Nel mirino non solo gli hacker, ma anche i mandanti o finanziatori degli attacchi cyber contro l’Unione o gli Stati membri. È il provvedimento che è stato adottato formalmente dal Consiglio dell’UE, che prevede misure restrittive come il divieto di viaggi verso l’UE o il congelamento dei beni.
In prima linea tra i promotori dell’iniziativa ci sono Olanda e Regno Unito, che hanno voluto reagire dopo lo sventato attentato informatico contro l’Agenzia per la proibizione delle armi chimiche (Opac) che risale a ottobre 2018.
Nello specifico il Consiglio europeo ha istituito un quadro che consente all’UE di imporre misure restrittive con l’obiettivo di scoraggiare e contrastare gli attacchi informatici, compresi quelli che prendono di mira Stati terzi e organizzazioni internazionali, purché le sanzioni siano ritenute necessarie per conseguire gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune.