
Secondo l’Unione Europea degli Assicuratori (UEA) per le migliaia di cittadini iscritti alle Società di Mutuo Soccorso sarebbe a rischio la loro tutela sanitaria.
A questo proposito, l’UEA ha inviato un esposto al Ministero dello Sviluppo Economico e all’IVASS.
L’UEA ricorda che l’art. 345 del Codice delle Assicurazioni sancisce che le Società di Mutuo Soccorso – costituite ai sensi della l. 15 aprile 1886, n. 3818 – sono escluse dall’ambito di applicazione quando “provvedono direttamente al pagamento a favore degli iscritti di capitali o rendite di qualsiasi importo” fatte salve alcune disposizioni elencate nel comma 3:
- possono contrarre impegni al pagamento a favore degli iscritti di capitali o rendite complessivamente non superiori a euro centomila per ciascun esercizio;
- devono fornire ai loro soci le informazioni prescritte per gli intermediari assicurativi “qualora […] stipulino contratti di assicurazione per conto degli iscritti”.
Pertanto, secondo l’UEA se la Società di Mutuo Soccorso supera la soglia dei centomila euro indicata “deve assumere la qualifica di impresa locale o mutua assicuratrice; ove la Società di Mutuo Soccorso si limiti a stipulare contratti di assicurazione per conto dei suoi iscritti, deve comunque osservare le disposizioni sull’intermediazione assicurativa”.
L’associazione ha così deciso di rivolgersi alle autorità competenti, “per non dar seguito al proliferare di condotte illegittime in danno dei cittadini, peraltro in un ambito di straordinaria valenza sociale”. Attraverso l’esposto, UEA ha intende interrompere l’atteggiamento, quasi distaccato, tenuto dai controllori rispetto alle condotte di questi soggetti e alle pratiche commerciali da loro poste in essere.