
Lo scorso marzo il Chartered Insurance Institute (CII) britannico ha lanciato un’importante iniziativa chiamata Insuring Women’s Future (IWF) con lo scopo di rendere il mondo assicurativo più a misura di donna.
La mission è individuare i rischi specifici che caratterizzano la popolazione femminile e studiare prodotti e servizi in grado di farvi fronte in modo efficace. Pochi giorni fa è stato nominato il comitato esecutivo che guiderà il progetto, costituito da membri senior di punta dell’industria assicurativa britannica tra cui Barbara Merry (presidente di iWIN), Barbara Schönhofer (del gruppo Schönhofer Executive Search), Denis Duverne (presidente non esecutivo di IFW Global) e Jane Portas (di PwC). Per il ruolo di presidente invece è stato scelto John O’Roarke (presidente di Horwich Farrelly), mentre Sian Fisher – già presidente dell’Insuing Women’s Future - sarà la nuova CEO.
Proprio la Fisher ha dichiarato: “Le donne costituiscono più della metà della popolazione britannica, eppure il loro accesso ai servizi assicurativi e di protezione finanziaria è molto inferiore rispetto alla popolazione maschile. Ciò è aggravato dal fatto che nella nostra società le donne sono esposte a una serie di rischi molto diversi da quelli che riguardano un uomo, come problematiche sanitarie specifiche, un aumento dell’aspettativa di vita e l’esigenza di conciliare carriera e maternità. È necessario quindi che il mondo dell’insurance venga ripensato in modo da tutelare maggiormente le donne grazie a polizze ad hoc, che al momento mancano.
Per fare questo però bisogna comprendere che non si tratta di problematiche che riguardano solo il genere femminile, ma hanno conseguenze importanti sull’intera popolazione. Dunque è fondamentale che anche gli uomini siano coinvolti in questo processo di trasformazione. Dal canto nostro siamo entusiasti per il consenso incontrato fin qui e per la disponibilità ottenuta da parte di molti dirigenti del settore a investire tempo ed energia nell’iniziativa: abbiamo grandi aspettative e non vediamo l’ora di metterci al lavoro”.