
Quasi la metà delle piccole imprese del settore finanziario e assicurativo nel Regno Unito ha subito un attacco informatico nell’ultimo anno, secondo un’analisi di money.co.uk basata su dati governativi.
Con il 48% delle aziende colpite, il comparto si conferma tra i più esposti, e il costo complessivo delle violazioni per le micro e piccole imprese britanniche è stimato in circa 921 milioni di sterline l’anno. Il National Cyber Security Centre ha definito la situazione “una questione di sopravvivenza per le imprese”, invitando a rafforzare le difese digitali.
Il rischio è aggravato dall’uso di spazi di lavoro condivisi e dalla fine degli aggiornamenti di sicurezza per Windows 10, che espongono molte aziende a nuove vulnerabilità. Nonostante il settore disponga di strumenti di protezione e coperture assicurative che limitano l’impatto medio delle perdite (circa 16,5 milioni di sterline l’anno per azienda), la frequenza e la gravità degli attacchi sono in crescita.
L’esperto di conti aziendali di money.co.uk, Joe Phelan, avverte che “gli attacchi informatici restano un rischio serio, con costi in aumento di oltre il 90% nell’ultimo anno. Nessuna impresa è troppo piccola o troppo grande per essere un bersaglio.” Phelan sottolinea l’importanza di integrare la sicurezza informatica nelle attività quotidiane, puntando su formazione del personale, aggiornamenti costanti e strumenti antifrode come i controlli Positive Pay. “Una pianificazione proattiva, sia tecnica che finanziaria, dà alle imprese le migliori possibilità di riprendersi rapidamente e limitare gli effetti delle violazioni”, conclude.