Il cda di Premafin ha deliberato l’aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol, aprendo le porte all’integrazione tra il gruppo bolognese con Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni.
Sono state quindi ritenute congrue le condizioni poste da Unipol per procedere con la ricapitalizzazione, a partire dal prezzo di emissione delle nuove azioni, che sarà di 0,195 euro per ciascun titolo. Un valore che rientra nella forchetta compresa tra 0,195 e 0,305 euro, individuato da Premafin quale misura sufficiente per l’aumento di capitale finalizzato a dotarsi delle risorse finanziarie per sottoscrivere per la propria quota la ricapitalizzazione da 1,1 miliardi di FonSai.
Inoltre il concambio della fusione tra le 4 società coinvolte deve prevedere “che la partecipazione detenuta da Ugf nel capitale ordinario di Fondiaria-Sai, quale società incorporante nel contesto della fusione, sia pari al 66,7%” si legge in una nota del gruppo bolognese.
Dura la reazione di Sator e Palladio. “Un’operazione che - secondo Arpe e Meneguzzo – è finalizzata a garantire a chi ha controllato e gestito FonSai inaccettabili privilegi in spregio agli interessi degli azionisti di minoranza”, nonchè “elaborata allo scopo di evitare il fallimento di Premafin e per consentire ai creditori di quest’ultima di mantenere il valore del proprio credito per poi soddisfarsi sul patrimonio di FonSai”.