
Il gruppo Generali ha chiuso il primo semestre 2020 con un utile netto di 774 milioni, in calo del 56,7% rispetto allo stesso periodo del 2019.
ìIl risultato sconta i 226 milioni di svalutazioni nette su investimenti derivanti dall’andamento dei mercati finanziari, i 183 milioni per la conclusione dell’arbitrato sulla cessione di Bsi e il contributo di 100 miliardi per il Fondo Straordinario Internazionale dedicato all’emergenza da pandemia.
Nonostante le grandi difficoltà del periodo Generali ha mostrato grande spirito di resilienza.Il risultato operativo è infatti stabile a 2,7 miliardi, con la crescita dei segmenti Danni e Asset Management, grazie anche alle recenti acquisizioni, e di quello Holding e altre attività che compensano la flessione del Vita.
Nei primi sei mesi del 2020 il volume dei premi ante imposte è pari a 36,5 miliardi (+1,2%) grazie agli andamenti positivi nei segmenti Vita (+1,3%) e Danni (+0,9%).
A fine giugno il Solvency Ratio rimane solido, attestandosi a 194%.Il primo semestre, ha commentato il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet, “conferma la validità della strategia, la solidità del modello di business e l’eccellenza tecnica di Generali, in un contesto che non ha precedenti e che ha visto il gruppo impegnato a favore delle comunità colpite dal Covid-19 anche attraverso il Fondo Straordinario Internazionale. A oggi, intendiamo pagare il dividendo previsto. Abbiamo già pagato la prima tranche e il cda che si terrà l’11 novembre farà le sue valutazioni sulla nostra capacità di confermare questa cedola”.
Per quanto riguarda l’operazione Cattolica, Donnet spiega che “abbiamo fatto una proposta di partnership industriale che potrebbe creare valore per entrambi, ma il tutto è ovviamente condizionato alla trasformazione in spa”.