
Con l’arrivo dell’estate, molti automobilisti elettrici si chiedono quanto il caldo e l’uso dell’aria condizionata possano ridurre l’autonomia del veicolo. In realtà, a influire maggiormente non è tanto la temperatura esterna quanto la velocità di guida. È quanto emerge da un’analisi condotta da Geotab, azienda leader mondiale nelle soluzioni per veicoli connessi, basata su oltre tre milioni di viaggi anonimi.
Secondo i dati raccolti, viaggiare a velocità sostenute — tra 80 e 130 km/h — ha un impatto ben più rilevante rispetto al semplice utilizzo del climatizzatore, soprattutto nei tragitti lunghi e con veicoli di grandi dimensioni. Un furgone elettrico, per esempio, può perdere fino al 40% di autonomia al crescere della velocità. Anche le berline, seppur più aerodinamiche, registrano una perdita consistente, nell’ordine del 25–30%.
La spiegazione è semplice: la resistenza dell’aria aumenta in modo esponenziale con la velocità, e contrastarla richiede molta più energia di quanta ne consumi l’aria condizionata. Charlotte Argue, senior manager, sustainable mobility di Geotab, sottolinea: “Molti conducenti temono l’uso dell’aria condizionata, ma è il piede sull’acceleratore a fare la differenza. Rallentare anche solo di 15–20 km/h può aumentare l’autonomia del 20–30%”.
Il caldo, infatti, influisce soprattutto nel traffico urbano o a basse velocità, quando il climatizzatore rappresenta una parte più rilevante dei consumi. Ma già oltre gli 80 km/h, il peso del raffrescamento dell’abitacolo diventa secondario rispetto all’energia necessaria per sostenere l’andatura.
Per affrontare al meglio i viaggi estivi, Geotab consiglia alcune semplici accortezze: ridurre la velocità, raffreddare l’abitacolo mentre l’auto è ancora in carica sfruttando l’energia della rete, usare la modalità di ricircolo per l’aria, limitare accelerazioni e frenate improvvise sfruttando la frenata rigenerativa, parcheggiare all’ombra e, nei periodi di caldo intenso, evitare la ricarica rapida per preservare la salute della batteria.
Insomma, chi guida un’auto elettrica durante l’estate dovrebbe preoccuparsi più della velocità che del caldo. Perché è proprio l’andatura sostenuta, più che la temperatura esterna o l’uso del climatizzatore, a consumare davvero l’autonomia del veicolo.