
Un attacco informatico andato a segno lo scorso 28 febbraio ha mandato in crisi l’ABTA, l’associazione britannica dei tour operator e delle agenzie viaggio, che si è vista violare il proprio sito web. Un danno non indifferente visto che l’hacker ha potuto accedere ai dati forniti dagli associati e dai loro clienti. Si tratta di un incidente molto grave che riporta a galla l’importanza di un’adeguata tutela dagli attacchi informatici.
Dopo l’attacco cyber, l’ABTA ha rilasciato una nota nella quale sostiene che la violazione dei dati potrebbe aver interessato 43.000 persone. Infatti, sono circa mille i file hackerati, contenenti informazioni sull’identità personale dei clienti, mentre 650 i file contenenti informazioni personali dei membri dell’associazione.
Secondo ABTA, la grande maggioranza delle 43mila persone colpite dall’attacco informatico, sono quelle registratesi al sito www.abta.com, con indirizzo e-mail e password criptate, o che hanno compilato un modulo online con dettagli personali. Per questi ultimi il rischio di essere vittima di un furto di identità o di una frode online sarebbe molto basso.
L’amministratore delegato di ABTA, Mark Tanzer, ha detto che al momento non si è ancora a conoscenza di quali dati possano aver rubato gli hacker, ma come misura precauzionale l’associazione ha inteso informare i propri membri e quindi i loro clienti che sono le potenziali vittime dell’attacco.