
Nel panorama assicurativo italiano, dove la parola “innovazione” spesso si scontra con la lentezza dei processi tradizionali, Wopta Assicurazioni ha deciso di alzare l’asticella con un’iniziativa che promette di cambiare il modo in cui clienti e intermediari vivono l’assicurazione.
Da ieri è ufficialmente attivo l’AI-Agent generativo “Anna”, che entra a far parte della piattaforma Woptal, cuore pulsante del modello phygital di Wopta.
“La combinazione tra tecnologia e relazione umana, su cui si basa il nostro modello phygital, viene potenziata con l’introduzione di Anna, il nostro AI-Agent” ha dichiarato Ivan Pivirotto, managing director della MGA insurtech italiana. E non si tratta di un semplice chatbot, ma di un vero e proprio assistente virtuale capace di interagire in modo conversazionale, via chat e persino con funzionalità text-to-speech, per rendere l’esperienza assicurativa più fluida, trasparente e accessibile.
Il progetto nasce dalla collaborazione con Blu Pantheon, startup italiana che ha portato in dote il meglio della sua tecnologia di AI generativa, con un approccio pragmatico e orientato al cliente.
“Con Wopta abbiamo trovato un partner innovativo, aperto alla sperimentazione e con una visione molto chiara: mettere sempre al centro il cliente”. ha commentato Claudio Corti, founder di Blu Pantheon.
“Anna” non è pensata per sostituire gli intermediari, ma per affiancarli, alleggerendo il carico operativo e lasciando spazio alla consulenza strategica. In un mercato dove la distribuzione tradizionale – agenti, broker, banche – continua a essere la preferita dai clienti, il valore del contatto umano resta imprescindibile. E proprio per questo, l’intelligenza artificiale viene qui utilizzata non come alternativa, ma come amplificatore della relazione. “Anna” aiuta i clienti a orientarsi tra coperture e sinistri, mentre supporta i Wopters – gli specialisti di Wopta – con risposte rapide e gestione ottimizzata dei flussi. È un passo deciso verso la riduzione del protection gap, quella distanza tra ciò che le persone dovrebbero assicurare e ciò che effettivamente assicurano. E Wopta, con questa mossa, si conferma non solo come player insurtech, ma come protagonista di una trasformazione culturale, dove la tecnologia non è fine a sé stessa, ma strumento per restituire tempo, fiducia e valore alle persone.