
Come cambierà la gestione del trattamento dei dati personali in previsione delle modifiche contrattuali tra case automobilistiche e concessionarie e quale sarà il ruolo dei servizi assicurativi in questo particolare contesto di cambiamento. Questi i temi di cui si è discusso all’interno del workshop organizzato da Nobis Assicurazioni dal titolo “Di chi è il cliente? La titolarità del dato alla luce delle diverse forme di modalità distributiva e il ruolo dei servizi assicurativi”, che si è tenuto nell’ambito dell’Automotive Dealer Day, l’evento nazionale dedicato alla filiera della distribuzione automobilistica.
Il workshop si è aperto con l’intervento di Stefano Grassani, Partner – Head Antitrust & EU practice dello Studio Legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici. “Prima di chiederci a chi appartenga il dato personale occorre farci un’altra domanda e interrogarci se con il passaggio dalla concessionaria vecchio stile a un modello di tipo agenziale sarà possibile vendere ai clienti servizi accessori diversi da quelli offerti dalla compagnia assicurativa captive e dalla finanziaria della casa costruttrice. Si tratta di un tema di fondamentale importanza, soprattutto alla luce del fatto che non potendo più contare sulla leva del prezzo l’agente o il commissionario possa continuare a mantenere le proprie quote di mercato attraverso la vendita di questi servizi accessori. La mia risposta a questa domanda è sì, ma la questione è molto delicata perché va a toccare gli ambiti della libertà e della concorrenza”.
Secondo Maria De Nobili, Direttore Business Unit Automotive di Nobis Assicurazioni, “che sia concessionario o agente, il dealer deve comprendere che i dati dei clienti sono un valore strategico per la sua azienda. Per entrare più nel dettaglio, facendosi collettore delle esigenze di mobilità del cliente potrà acquisire un autonomo consenso finalizzato poi all’individuazione della preponente più idonea a soddisfare le diverse sue necessità. Pertanto, la titolarità del dato personale, che non deve più essere considerato in un’ottica statica bensì estremamente dinamica, spetterà al distributore nella fase preliminare per poi essere trasferita alla casa automobilistica per la finalità di acquisto di un’automobile, alla compagnia assicurativa per la sottoscrizione di una polizza e a una finanziaria per l’erogazione di un finanziamento. In una logica di concertazione molto concreta, con focus sulla interpretazione della privacy non come un’incombenza, ma come il cardine del valore di un’azienda”.
Il valore strategico del dato personale viene sottolineato anche da Maria Grazia Davino, Head of Sales & Marketing Enlarged Europe di Stellantis. “Il dato di un cliente è un bene non rivale in quanto non perde valore, è un bene capitale utile per sviluppare nuovi prodotti e nuove idee e al tempo stesso è un bene a finalità generica, in quanto è utilizzabile in più situazioni, nel rispetto dei principi di liceità, trasparenza, minimizzazione, sicurezza. Occorre pertanto che tutti gli attori della filiera siano consapevoli della sua importanza”. Sulla questione della proprietà dei dati personali, Davino conferma che il nuovo contratto di agenzia non comporterà modifiche sostanziali e che “la titolarità continuerà a seguire il processo di acquisizione”, seppur nell’ottica di una filiera che offre servizi molto diversi “potranno esserci titolari e responsabili del dato in un’alternanza continua”.
Nella parte finale del suo intervento, Maria Grazia Davino torna sul tema affrontato nello speech di apertura da Stefano Grassani, ovvero sulla possibilità da parte dei dealer di proporre servizi accessori diversi rispetto a quelli offerti dalle società consociate alle case costruttrici. “È chiaro che tutti possono offrire tutto nell’ambito della libera concorrenza, ma è altrettanto chiaro che la strategia a lungo termine di una casa automobilistica è cercare di concertare un’offerta che copra tutti i bisogni. Per fare un paragone con il mondo del calcio, si tratta di un grande torneo in cui ci sono tante squadre e ciascuna di esse cerca di fare il meglio che può, nell’ottica di portare a casa il risultato”.