Il 59% delle imprese italiane considera i benefit aziendali uno strumento di sostegno al reddito, col vantaggio di non essere soggetti ad una fiscalità svantaggiosa come gli aumenti retributivi.
È quanto emerge dall’ultima Benefits Trends Survey di WTW, che sottolinea come solo il 21% dei datori di lavoro ritenga la propria comunicazione sui benefit offerti altamente efficace nel tenere informati e coinvolti i dipendenti durante tutto l'anno.
Una corretta strategia di benefit richiede, da una parte un adeguato coinvolgimento dei dipendenti, che devono essere partecipi delle ragioni delle scelte fatte a loro tutela, affinché possano apprezzarle appieno, dall'altra il supporto di dati e report sull'utilizzo dei benefit perché le aziende possano prendere scelte informate per il futuro.
Sebbene molti datori di lavoro riconoscano le carenze nella loro attuale strategia di benefit, il 40% si è già attivato per offrire un maggiore supporto nelle decisioni, fornendo ai dipendenti informazioni per comprendere meglio le opzioni e i costi nella scelta dei benefit, circa la metà degli intervistati ha dichiarato di stare valutando o aver pianificato interventi di questo tipo. Buona parte delle aziende (39%) sta pianificando o prendendo in considerazione la possibilità di indirizzare le comunicazioni a segmenti specifici della forza lavoro, sviluppando una strategia in merito.
Teresa Mallardi, senior associate health & benefits di WTW, ha dichiarato: “Comunicare è fondamentale per il successo di un piano benefit: se non comunico nel modo corretto rischio di vanificare l'investimento fatto e i dati della nostra ricerca ci confermano che le aziende ne sono sempre più consapevoli. È importante comunicare, comunicare spesso e farlo in maniera multicanale e in modo capillare”.
Le modalità di lavoro flessibili sono state una priorità ricorrente per i dipendenti negli ultimi anni, il che spiega perché i datori di lavoro si concentrano sull'affrontare le sfide che derivano da questo ambiente, come I temi legati al benessere mentale, il diritto alla disconnessione e gli ostacoli all'avanzamento di carriera. Il sondaggio di quest'anno ha rilevato che il 45% dei dipendenti ha chiesto modalità di lavoro flessibili. In un mondo post-pandemia, questa tendenza è senza dubbio destinata a continuare.
Tuttavia, il principale motore alla base del miglioramento delle strategie di benefit è la continua competizione per i talenti, che sta interessando il 69% delle organizzazioni. Questa sfida pressante è diventata il tema principale che influenza le strategie di benefit dell'azienda, rispetto al terzo posto del 2021.