Digital divide
Nell’era dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie avanzate, il divario digitale continua a rappresentare una barriera per lo sviluppo globale. Secondo la pubblicazione di ISPI-Deloitte - che analizza i rischi della mancata connettività per la crescita, la competitività e la coesione sociale - 2,6 miliardi di persone, pari a un terzo della popolazione mondiale, non hanno accesso a Internet.
Nel 2021 poco meno della metà delle persone di 16-74 anni residente in Italia ha competenze digitali almeno di base (45,7%). Il divario tra i diversi Paesi europei risulta piuttosto elevato e l’Italia si trova nelle ultime posizioni della graduatoria europea. Solo la Romania con il 27,8%, la Bulgaria (31,2%), e la Polonia (42,9%) fanno peggio del nostro Paese, si apprende da un report dell’Istat.
ARAG SE Italia ha recentemente adottato una soluzione software completamente automatica, ed alimentata da intelligenza artificiale (IA) che garantisce al sito web istituzionale la piena accessibilità alle persone con disabilità.
Eolo, società benefit leader nella fornitura di connettività in banda ultralarga fixed-wireless e Uncem, organizzazione nazionale che associa e rappresenta i Comuni e le Comunità montane, confermano la loro collaborazione volta a portare internet ultraveloce nelle aree in digital speed divide.