Imprese
Secondo le rilevazione di Istat, su base congiunturale, il numero complessivo di registrazioni di nuove imprese segna nel terzo trimestre un aumento pari al 3,6%, dopo la diminuzione rilevata nel periodo precedente.
Tra maggio 2022 e maggio 2023 i prestiti bancari alle imprese italiane (società non finanziarie) sono diminuiti del 5% (pari a -33,3 miliardi di euro) e tra i 20 Paesi dell’Eurozona solo Cipro ha registrato un risultato peggiore del nostro. È quanto rileva l’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati resi disponibili dalla Banca Centrale Europea.
AXA e Banca Monte dei Paschi di Siena, nella fase di ripartenza post emergenza Covid-19, lanciano nuove iniziative dedicate alle aziende e ai loro dipendenti puntando su protezione, innovazione e servizi concreti per essere vicini alle persone nella gestione della complessità della vita quotidiana, anche extra lavorativa.
La CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle PMI) ha stimato una perdita dei ricavi delle imprese del 42% a fine 2020. Una crisi senza precedenti quella che risulta dal campione 14.000 imprese italiane.
Ogni anno il mondo delle imprese italiane si deve far carico di 57,2 miliardi di euro a causa “del cattivo funzionamento della nostra burocrazia che avvolta da un coacervo di leggi, decreti, ordinanze, circolari e disposizioni varie, rende sempre più difficile il rapporto tra le imprese e la pubblica amministrazione”.
Nel mese di marzo la produzione industriale ha registrato una contrazione di circa il 15%. Lo si legge nella relazione del Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e finanziaria di Bankitalia, Paolo Angelini, e di Giorgio Gobbi, Capo del Servizio Stabilità Finanziaria, in audizione alla Commissione banche sulle iniziative della task force per la liquidità del sistema bancario nell'emergenza sanitaria.
Dopo essersi attivata con nuovi servizi e garanzie per permettere alle famiglie e alle aziende di affrontare al meglio il coronavirus, Generali lancia una nuova iniziativa a supporto di imprese ed enti pubblici in questa fase di emergenza.
Nel 2012, le imprese a controllo estero residenti in Italia sono 13.328 (203 imprese in meno rispetto al 2011) e occupano quasi 1,2 milioni di addetti. Al netto delle attività finanziarie e assicurative, queste imprese realizzano un fatturato di oltre 505 miliardi di euro e un valore aggiunto di 93 miliardi.
Chiude in rosso ma riprende un po’ di fiato il sistema delle imprese italiane. Secondo le rilevazioni di Unioncamere il primo trimestre dell’anno (che tradizionalmente consegna un bilancio negativo all’anagrafe delle Camere di commercio) ha fatto segnare un saldo negativo (-24.490 imprese) ma che rappresenta una importante inversione di tendenza rispetto al 2013, quando dopo i primi tre mesi il risultato era di -31.000 imprese.