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Arrivano segnali positivi dal mercato dei mutui. Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it, nei primi sei mesi dell’anno le richieste di finanziamenti raccolte online sono cresciute del 15% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Segnali positivi per il mondo dei mutui per l’acquisto casa. Secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, nei primi quattro mesi del 2024 la richiesta di finanziamenti è aumentata del 17% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tornano a crescere anche l’importo medio richiesto (+1,9%) e il valore medio degli immobili oggetto di mutuo (+2%).
Se non ci saranno sorprese, la Bce dovrebbe fermare la corsa ai rialzi, e questo vorrebbe dire che a fine anno l’aumento sulle rate dei mutui variabili italiani si fermerà a +294 euro rispetto a gennaio 2022 (+64%).
Come si comporterà la Bce durante la riunione di giovedì 14 settembre? Due gli scenari più probabili secondo gli esperti di Facile.it e Mutui.it. Da un lato l’ipotesi che la Banca Centrale Europea si prenda una pausa dagli aumenti, che si tradurrebbe in uno stop al rialzo delle rate dei mutui variabili. Dall’altro l’ipotesi di un ulteriore incremento di 25 punti base, che porterebbe la rata di un mutuo medio a tasso variabile a sfiorare i 760 euro, vale a dire il 66% in più rispetto all’inizio del 2022.
L’aumento dei tassi di interesse pesa sulle tasche degli italiani che hanno sottoscritto un mutuo variabile, con incidenza diversa nelle aree del Paese.
In Italia i tassi dei mutui sono tornati a crescere, ma come sono oggi le condizioni offerte agli aspiranti mutuatari italiani rispetto a quelle di altre nazioni? Ottime per i variabili, ma per i fissi, secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, notevolmente peggiori, ad esempio, se confrontate con quelle di Francia, Spagna, Portogallo e molti altri.