Previdenza complementare
Dalla relazione Covip si rileva che a fine 2020 gli iscritti alle forme di previdenza complementare erano pari a 8,4 milioni, in crescita del 2,2% rispetto all’anno precedente. In pratica 1 lavoratore su 3 è iscritto a un fondo pensione.
Alla fine del 2019, il totale degli iscritti alla previdenza complementare è di circa 8,3 milioni, in crescita del 4% rispetto all'anno precedente, per un tasso di copertura del 31,4% sul totale delle forze di lavoro. Gli iscritti ai PIP “nuovi” si attestano a 3,3 milioni, 3,1 milioni quelli ai fondi negoziali, oltre 1,5 milioni quelli ai fondi aperti e circa 600.000 quelli ai fondi preesistenti.
Si è raggiunto un accordo tra UniCredit e i sindacati sulla riorganizzazione del welfare aziendale.
Utilizzare i versamenti contributivi contrattuali a carico del datore di lavoro, così esigui che se il lavoratore non aderisce con la propria quota e con il Tfr non garantiranno mai una seconda pensione, per realizzare in forma collettiva coperture assicurative vita, infortuni e di long term care (LTC) che intervengono in caso di perdita dell'autosufficienza: l'Assemblea annuale di Assoprevidenza, l'associazione che riunisce i protagonisti della previdenza e dell'assistenza complementare, è stata per il presidente Sergio Corbello l'occasione per lanciare una proposta operativa destinata ad entrare nel dibattito sulle soluzioni per le pensioni e l'assistenza sanitaria in Italia.
I dipendenti italiani preferiscono spendere subito il budget a loro disposizione nel piano di welfare aziendale piuttosto che investire nei fondi di previdenza complementare.
Vittoria Assicurazioniha annunciato la firma del rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale. L’intesa, siglata dai Rappresentanti Sindacali Aziendali (RSA) e dalla Compagnia, garantisce agli oltre 500 dipendentimaggiori benefici in termini di Welfare Aziendale, Previdenza Integrativa e Assistenza Sanitaria.