World Economic Forum
La ventesima edizione del Global Risks Report del World Economic Forum, rivela un panorama globale sempre più frammentato, in cui le crescenti sfide geopolitiche, ambientali, sociali e tecnologiche minacciano la stabilità e il progresso.
Il cambiamento tecnologico, la frammentazione e l’incertezza economica, i cambiamenti demografici e la transizione verde sono tra i principali fattori che trasformeranno il mercato del lavoro globale fino al 2030. Questo è quanto emerge dal report 2025 "The Future of jobs" del World Economic Forum, basato su un sondaggio su oltre 1. 000 grandi datori di lavoro che rappresentano più di 14 milioni di lavoratori in 22 settori e 55 economie. La ricerca analizza come questi macrotrend influenzeranno l’occupazione e le competenze, e quali strategie adotteranno i datori di lavoro nel periodo 2025-2030.
Nonostante alcuni segnali di miglioramento delle condizioni economiche globali, i business leader della maggior parte dei Paesi del G20 restano profondamente preoccupati per le minacce imminenti di recessione, carenza di forza lavoro e aumento dell'inflazione.
Il report “Quantifying the Impact of Climate Change on Human Health, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con Oliver Wyman e presentato ieri a Davos durante gli incontri del Wef, sostiene che il cambiamento climatico potrebbe causare altri 14,5 milioni di morti e 12,5 trilioni di dollari di perdite economiche in tutto il mondo entro il 2050.
Il Global Risks Report 2024 del World Economic Forum evidenzia come in un contesto di cambiamenti sistemici nelle dinamiche di potere globali, nel clima, nella tecnologia e nella demografia, i rischi globali stiano spingendo al limite la capacità di adattamento del mondo.
Negli ultimi 17 anni il Global Risks Report del World Economic Forum ha messo in guardia da rischi globali profondamente interconnessi.
L’inflazione, la crisi del debito e il crescente costo della vita sono le principali minacce per il business nei prossimi due anni nei Paesi del G20, secondo i nuovi dati del World Economic Forum.
Con il mondo che entra nel terzo anno della pandemia, non è il Covid bensì i rischi legati al clima, le crescenti fratture sociali e il cyber risk in cima alle preoccupazioni del mondo. A dirlo è il Global Risks Report 2022 del World Economic Forum.
Willis Towers Watson e il World Economic Forum hanno pubblicato: "L’asset risorse umane: un modello per ripristinare il valore del talento nel nuovo mondo del lavoro”, un white paper per fornire alle aziende uno strumento per ridefinire il modo di valutare e selezionare la propria forza lavoro nel post-COVID-19.
Il 5% più ricco degli italiani è titolare da solo dello stesso patrimonio posseduto dal 90% più povero. Su scala mondiale i miliardari sono sempre più ricchi, mentre i poveri di tutto il mondo devono fare i conti con sempre più ristrettezze: 26 ultramiliardari (contro i 43 del 2017) possiedono oggi la stessa ricchezza della metà più indigente della popolazione.
Presentato il Global Risks Report 2019 realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con i partner strategici Marsh & McLennan Companies e Zurich Insurance Group.
La disparità dei redditi è il rischio più probabile su scala mondiale nei 10 anni a venire, secondo il Global Risks 2014. Seguono, in base alla probabilità di accadimento, gli eventi meteorologici estremi, la disoccupazione e la sotto-occupazione, i cambiamenti climatici e gli attacchi cyber. Questo è solo uno dei principali risultati del Global Risks 2014 elaborato dal World Economic Forum in collaborazione con Marsh & McLennan Companies, che, giunto alla sua nona edizione, ha anche classificato i rischi in base all’impatto che potrebbero produrre.