sofferenze
Nei primi sette mesi del 2023 si è registrata una preoccupante inversione di tendenza nell’andamento delle sofferenze bancarie: i crediti “malati” delle banche sono cresciuti, infatti, di oltre 2 miliardi di euro tra dicembre 2022 e luglio scorso con un aumento che sfiora il 16%.
Secondo il rapporto “Banche e moneta” della Banca d’Italia, nel mese di gennaio sono aumentati i prestiti al settore privato mentre sono diminuiti quelli alle imprese. Per quanto riguarda i privati, i prestiti sono cresciuti dello 0,6% sui dodici mesi, contro lo 0,1% del periodo precedente. I prestiti alle famiglie sono stati pari al 2,5% sui dodici mesi (come in dicembre), mentre i prestiti alle imprese non finanziarie sono diminuiti dell’1,0% (-1,9 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono cresciuti del 5,3% sui dodici mesi contro il 5,2% in dicembre.
Euler Hermes presenta il report “L’Italia delle Imprese 2019”, un’analisi realizzata sui comportamenti di pagamento e sullo stato di salute finanziario di oltre 450.000 aziende e 900.000 bilanci dell’ultimo triennio.
Negli ultimi 4 anni le sofferenze nel sistema bancario italiano sono cresciute di quasi il 93%, passando da 104,3 miliardi di euro di fine novembre 2011 a 201 miliardi di euro (fine novembre 2015). A sostenerlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha mappato i livelli raggiunti dalle sofferenze su base regionale e provinciale.
Secondo il rapporto mensile sul credito del Centro Studi di Unimpresa, in soli 12 mesi, da marzo 2014 a marzo 2015 le sofferenze nelle banche sono cresciute del 15% arrivando a sfiorare i 190 miliardi di euro, in aumento di oltre 25 miliardi.
Secondo il rapporto del Centro Studi di Unimpresa da gennaio 2014 a gennaio 2015 le sofferenze sono cresciute del 15% nelle banche italiane, arrivando a superare quota 185 miliardi di euro, ovvero 25 miliardi in più dello scorso anno.