ritardi pagamenti
Cresce in Europa, in termini di valore, la percentuale di fatture insolute alla scadenza. Si passa al 53% del valore totale delle fatture relative ad operazioni commerciali tra aziende, dal 47% dello scorso anno.
Anche se la pandemia sta iniziando ad allentare la morsa, continua a essere complicato farsi pagare. In base ai dati raccolti nei primi 5 mesi dell’anno dal gruppo IREC, società specializzata nel recupero crediti commerciali, il 63% delle fatture emesse dalle aziende e dai professionisti italiani vengono pagate in ritardo, con un’attesa extra, mediamente di 42 giorni.
Secondo i risultati emersi dal sondaggio “Barometro sui comportamenti di pagamento in Asia - giugno 2021” condotto da Atradius, il 50% delle fatture B2B in Asia viene pagato in ritardo. Molte delle aziende intervistate hanno riferito di aver sofferto gli effetti della recessione economica provocata dalla pandemia Covid-19.
Le aziende delle principali economie del Nord America stanno assistendo ad una contrazione dei propri flussi di cassa come principale conseguenza della pandemia da Covid-19. Il Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento a livello internazionale rivela infatti un significativo aumento dei ritardi di pagamento nella regione USMCA.
Il 33% dei fornitori intervistati negli Stati Uniti, il 34% in Canada e il 40% in Messico prevedono un aumento del numero di aziende clienti che rallenteranno le tempistiche di pagamento fino ad oltre 90 giorni dalla scadenza della fattura. Questo, naturalmente, comporterà problemi nella gestione del flusso di cassa e nei tempi medi d’incasso delle fatture.
Anche se ancora positiva, la crescita delle economie dell'Europa occidentale dovrebbe rallentare all'1,7% nel 2019, dal 2% del 2018. La Brexit e le misure protezionistiche, in gran parte statunitensi, alimentano lo stress dei mercati di esportazione. Per questo, le aziende lamentano crescenti difficoltà finanziarie derivanti dalle criticità dei tempi di pagamento delle fatture.
Aumentano nel continente americano i tempi di incasso delle fatture commerciali, come evidenziano i risultati del sondaggio sui comportamenti di pagamento tra imprese, condotto da Atradius, Gruppo assicurativo credito a livello globale, nei Paesi NAFTA ed in Brasile.
Nonostante l’attuale fase di rallentamento e riassetto dell’economia cinese, il PIL in Asia è destinato a crescere del 5,8% quest’anno. Questo elevato livello di crescita non verrà riscontrato in tutta la regione, dal momento che alcuni Paesi come Indonesia e Singapore mostrano una certa vulnerabilità agli sviluppi economici regionali. L’India, invece, sembra aver assunto il ruolo di leader della crescita globale.
L’ultima indagine annuale di Coface sul comportamento di pagamento ha preso in analisi 2.795 imprese di Asia e Pacifico focalizzandosi su 8 Paesi: Australia, Hong Kong, India, Giappone, Singapore, Taiwan, Tailandia e su 11 settori di attività.
Decisa accelerazione del factoring nei primi mesi dell'anno: secondo i dati diffusi da Assifact, l’associazione che riunisce gli operatori del settore, al 31 maggio il volume d’affari complessivo ha raggiunto 81 miliardi di euro, con un incremento a doppia cifra (+16,20%) rispetto al 2016.
Nel nostro Paese rallentano i tempi di pagamento delle fatture commerciali: rispetto allo scorso anno le aziende fornitrici incassano le vendite a credito sul mercato italiano con una settimana di ritardo rispetto a quanto avveniva lo scorso anno.
Circa due terzi delle aziende cinese (il 68%) hanno avuto problemi di ritardo dei pagamenti nel corso del 2016. Una percentuale elevata ma comunque inferiore alla media dell’80% registrata negli ultimi 5 anni, secondo un report realizzato da Coface.
I tempi effettivi dei pagamenti tra imprese private in Italia si allungano, mentre migliorano sensibilmente i ritardi di pagamento dei debiti commerciali da parte della Pubblica Amministrazione. In particolare, per quanto riguarda i pagamenti della Pubblica Amministrazione, la percezione degli operatori è che si siano ridotti gli impedimenti legali.
La prima indagine di Coface sul comportamento di pagamento in Germania, su un campione di più di 850 imprese, rivela che, nonostante la solidità economica del paese, circa l’84% delle imprese sono colpite da ritardi di pagamento da parte dei loro clienti.
Non migliora la situazione dei ritardi nei pagamenti nell’area Asia-Pacifico. Secondo un report realizzato da Coface, nel 2015 circa 7 imprese su 10 hanno dovuto affrontare ritardi di pagamento, in seguito alle “difficoltà finanziarie dei clienti” (52%), alla “concorrenza feroce che influisce sui margini” (35,6%) e alla “mancanza di risorse finanziarie” (26,4%).