Polizze dormienti
Si apre una nuova finestra per la presentazione di richieste di rimborso delle cosiddette polizze assicurative dormienti prescritte.
Nella lettera al mercato inviata ieri, l’Ivass offre alle compagnie assicurative italiane ed estere, anche per il 2021, il servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati italiani e i dati sui decessi disponibili presso l’Anagrafe Tributaria, in modo da agevolare la ricerca di polizze relative ad assicurati deceduti, non riscosse dai beneficiari.
Nuova azione dell’Ivass che ha inviato una lettera alle compagnie di assicurazioni italiane per invitarle a una nuova verifica sulle polizze dormienti, considerata necessaria in conseguenza dei decessi verificatisi nel 2020 a causa del Covid-19.
È di 492 milioni di euro, di cui circa 400 milioni già liquidati ai beneficiari, l’importo delle polizze dormienti risvegliate dall’Ivass presso le compagnie estere operanti in Italia. L’emergenza epidemiologica ha rallentato la ricerca e il contatto dei beneficiari per cui non è stato ancora liquidato l’intero importo risvegliato.
Dal 15 giugno al 15 settembre sarà possibile fare domanda alla Consap per ottenere il rimborso parziale delle assicurazioni vita prescritte, cioè le cosiddette polizze dormienti, a condizione che siano rispettate determinate condizioni.
Non si ferma l’attività di Ivass sulle cosiddette polizze vita “dormienti”, ovvero quei prodotti dimenticati dai beneficiari e che giacciono nelle casse delle compagnie di assicurazioni, con il rischio di finire in prescrizione.
L’Ivass amplia l’indagine sulle polizze vita dormienti alle compagnie assicurative estere. Si tratta di una decisione volta a garantire analoga tutela ai cittadini indipendentemente dal fatto che si siano assicurati con un’impresa italiana o estera.
Pubblicata da Ivass l’indagine aggiornata sul risveglio delle polizze potenzialmente dormienti.
Sono 153.000 i casi di possibili polizze vita dormienti. A sostenerlo è l’Ivass che ha concluso in questi giorni l’incrocio tra 6,9 milioni di codici fiscali di assicurati vita e l’Anagrafe Tributaria, finalizzato a rilevare gli eventuali decessi degli assicurati e consentire alle imprese di contattare i beneficiari per pagare le somme assicurate.
Nuova iniziativa di Ivass a tutela dei consumatori sul terreno delle polizze dormienti. Grazie alla collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, l’Istituto potrà infatti effettuare l’incrocio tra i codici fiscali degli assicurati delle polizze vita “dormienti” con l’Anagrafe Tributaria, allo scopo di verificare l’eventuale decesso degli assicurati e la relativa data.
Nuova iniziativa di Ivass a tutela dei consumatori, nel tentativo di ridurre il fenomeno delle polizze vita dormienti.
Nel nostro Paese ci sono 4 milioni di polizze vita dormienti, ovvero prodotti scaduti negli ultimi 5 anni ma che non sono stati liquidati in quanto i beneficiari non sanno in molti casi di averne diritto.