Ligresti
“Siamo soddisfatti per la decisione della Corte di Appello di Milano nei confronti di Giulia Ligresti. La sentenza che revoca il patteggiamento e decreta il proscioglimento della nostra assistita mette fine alla complessa vicenda giudiziaria che riguarda Fonsai”.
Sei condanne e pene comprese fra tre anni e sette mesi e sette anni e tre mesi di reclusione. Questa la richiesta del pm di Torino Marco Gianoglio al termine della requisitoria nel processo sulla passata gestione di Fondiaria-Sai.
“Il fatto non sussiste”. Con questa formula sono stati assolti Paolo Ligresti (ex consigliere cda Fonsai), Fulvio Gismondi (il dirigente incaricato della redazione dei documenti contabili) e Piergiorgio Bedogni (ex attuario della compagnia assicurativa), imputati per falso in bilancio e aggiotaggio nella gestione di Fondiaria Sai.
Dopo due anni di latitanza in Svizzera, Paolo Ligresti – figlio di Salvatore, si è consegnato agli inquirenti italiani alla frontiera con la Svizzera, a Ponte Chiasso.
Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Torino ha messo le mani su 16,7 milioni di euro che la famiglia Ligresti era pronta a trasferire in Svizzera a fine gennaio.
Mano pesante della Consob sui vertici della ex Fonsai. L’ex presidente Jonella Ligresti e l’ex amministratore delegato Emanuele Erbetta, sono stati infatti multati per aver diffuso “false informazioni” sulle riserve sinistri nel bilancio 2010 della compagnia e della controllata Milano Assicurazioni.
L’udienza preliminare davanti al gup di Milano Alessandra Clemente a carico di Salvatore Ligresti e altre due persone, accusate di aggiotaggio su titoli Premafin, è stata aggiornata al prossimo 28 maggio.