disastro
Il gruppo francese Axa ha chiuso l’esercizio 2018 con un utile netto di 2,1 miliardi di euro, in calo del 66% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un risultato inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano 2,5 miliardi di utile, secondo dati Reuters, sul quale hanno inciso pesantemente oneri straordinari come la quotazione della filiale americana Axa Equitable Holding, la riorganizzazione delle attività vita in Svizzera, l’acquisizione da 12,4 miliardi di XL e gli alti costi dovuti alle catastrofi naturali.
La catastrofe naturale più grave al mondo dal punto di vista economico della prima metà dell’anno si è verificata in Cina, dove dalla metà giugno si sono verificate diverse inondazioni del fiume Yangtze che hanno distrutto o lesionato almeno 410.000 edifici, messo fuori uso diverse infrastrutture e distrutto gran parte delle coltivazioni dell’area.
Le grandi compagnie aeree e quelle di navigazione, come la Costa Crociere, hanno una copertura assicurativa obbligatoria che scatta automaticamente nel caso di disastri simili a quello della Concordia. Quanto ai passeggeri e alle famiglie delle vittime, ci saranno richieste di risarcimento danni sulle quali deciderà la magistratura. Lo rileva Andrea Giannetti, presidente di Assotravel, l’associazione nazionale delle agenzie di viaggio e turismo aderenti a Confindustria.