Le grandi compagnie aeree e quelle di navigazione, come la Costa Crociere, hanno una copertura assicurativa obbligatoria che scatta automaticamente nel caso di disastri simili a quello della Concordia. Quanto ai passeggeri e alle famiglie delle vittime, ci saranno richieste di risarcimento danni sulle quali deciderà la magistratura. Lo rileva Andrea Giannetti, presidente di Assotravel, l’associazione nazionale delle agenzie di viaggio e turismo aderenti a Confindustria.
“Io credo che Costa – spiega Giannetti – metterà in campo tutto l’impegno e tutte le risorse possibili per rimborsare quanti hanno avuto un danno dalla crociera, in modo dal salvaguardare l’immagine della compagnia”. Poi, ha aggiunto, “bisognerà attendere gli accertamenti della magistratura per capire se ci sono colpe, danni materiali, morali, la loro entità ed altro. Si vedrà se ci saranno cause individuali o di gruppo da parte dei passeggeri. Ma – ricorda – spesso questo cose vanno per lunghe: basti pensare che per il disastro della Moby Prince (140 morti), avvenuto 21 anni fa, ancora le famiglie delle vittime, riuniti in associazione, stanno portando avanti le loro battaglie nei tribunali perchè non hanno avuto soddisfatte le richieste di risarcimento”.
Nel caso del naufragio della Costa Concordia la copertura del rischio è condiviso da una decina di assicurazioni: lo ha detto una portavoce di XL Insurance, uno dei giganti del settore che non ha voluto confermare, citando “il rapporto di confidenzialità coi clienti”, se il gruppo sia coinvolto nella tragedia della nave di crociera della Carnival davanti all’isola del Giglio. Anche le Assicurazioni Generali sarebbero nel pool coinvolto nella copertura dei danni della nave. Si è parlato di un disastro di mezzo miliardo di euro considerati i soli i costi diretti della Costa Concordia, ma per il mercato assicurativo londinese è ancora prematuro fare qualsiasi valutazione: “Bisogna prima accertare tutti i fatti, capire ad esempio se c’è stato un errore del pilota o un guasto della nave: sono tutti elementi che possono influenzare l'entità dei risarcimenti”. Il rimborso di quanto pagato è solo il primo dei diritti dei viaggiatori coinvolti nel naufragio della nave Costa all'Isola del Giglio. Secondo la guida stilata da Federconsumatori, i viaggiatori possono richiedere i danni materiali e morali, con una raccomandata da inviare entro dieci giorni, mentre quelli che sarebbero dovuti partire con la Concordia hanno diritto ad un nuovo viaggio, anche di valore superiore. Ecco nel dettaglio le indicazioni di Federconsumatori.
Coloro che sono rimasti coinvolti direttamente hanno diritto certamente, oltre il rimborso di quanto pagato, al risarcimento del danno patrimoniale per le cose personali andate distrutte, oltre alle spese sostenute per rientro, assistenza, ecc. Inoltre, essi hanno diritto al risarcimento del danno alla persona, se feriti e in proporzione alla prognosi ricevuta, e, in oggi caso, anche in assenza di danno fisico, al danno da vacanza rovinata come danno esistenziale (ex danno morale).