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Il colosso tedesco delle riassicurazioni è in procinto di lanciare sul mercato una nuova gamma di prodotti assicurativi on demand, creati in collaborazione con la start up di insurtech Slice Labs Inc.
La piattaforma digitale permetterà la sottoscrizione di polizze online e l’acquisto di altri servizi sviluppati insieme a Munich Re per rispondere alle esigenze specifiche di particolari gruppi di clienti.
Il primo prodotto nato da questa collaborazione, limitata per ora al solo mercato statunitense, è una polizza destinata agli autisti di Uber e Lyft e che consiste in una copertura assicurativa attiva per tutto il tempo che l’app di car pooling resta accesa nel cellulare.
Quando il partner è una start up
Slice è una società con sede a New York nata all’inizio dei quest’anno grazie a un’operazione di seed funding del valore di 3,9 milioni di dollari, sponsorizzata da Horizon Ventures e XL Innovate. Quest’ultimo è un fondo di ventur capital creato nei primi mesi del 2016 dal gruppo XL Catlin con lo scopo di investire in imprese che sviluppano nuove tecnologie applicate al settore insurance.
Tra i fondatori di Slice ci sono Timothy Attia e Ernie Hursh, entrambi provenienti da Bolt Solutions – una piattaforma digitale di operatori assicurativi.
Di fatto per Munich Re questa partnership implica collaborare con una società fondata da una compagnia assicurativa rivale, ovvero XL Catlin. Tuttavia dai vertici del gruppo tedesco arrivano dichiarazioni che smentiscono il rischio di conflitto di interesse: l’attività assicurativa e quella di venture capitalist sono due business separati, dunque – a detta dell’azienda - non sussiste alcun pericolo di interferenze.
Il futuro è on demand
La compagnia riassicurativa dal canto suo ha creato una nuova divisione, Digital Partners, che si occupa di collaborare con partner innovativi (come Slice) al fine ridefinire il modo in cui l’esperienza del mondo assicurativo è percepita dai clienti.
Andrew Rear, direttore di questa sezione, ha dichiarato che il primo passo che si è deciso di compiere in questa direzione è proprio lo sviluppo di soluzioni a supporto dell’economia on-demand, che si sta affermando come nuovo paradigma di consumo in molti mercati. Anche l’insurance infatti deve essere pronta a fronteggiare questa “rivoluzione” nella modalità di fruizione, e ad adattarsi alle preferenze degli utenti.