
East & Partners Asia ha reso nota un’indagine condotta tra più di 900 cittadini abbienti in Cina, Hong Kong, India, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Sud Corea, Taiwan e Tailandia con lo scopo di mappare le preferenze di investimento degli high net worth individuals dell’area asiatica.
Lo studio ha evidenziato un importante trend che vede aumentare il numero di persone che decidono di affidare il proprio wealth management a banche private.
Quella che potrebbe sembrare un’abitudine sconta in Europa in realtà non lo è affatto nel mondo orientale: negli ultimi tre anni infatti il numero di investitori che si sono rivolti a professionisti finanziari è passato dal 10% al 30%, mentre la quota di coloro che amministrano autonomamente il proprio patrimonio è calato dal 70% al 52%.
Questa tendenza gioca a favore di quelle imprese finanziarie che negli ultimi anni hanno puntato a espandersi nel continente asiatico, come UBS Group AG e Credit Suisse Group AG. La prima punta ad assumere 600 nuovi dipendenti da impiegare nel wealth management e nell’investment banking in Cina, mentre la seconda vuole implementare il numero dei consulenti nella regione da 615 a 800 entro il 2018.
Gli investitori asiatici sono stati spinti a cercare assistenza finanziaria professionale dalle condizioni di incertezza dei mercati degli ultimi mesi, dovute soprattutto alla decisione del Regno Unito di lasciare l’UE, all’instabilità economica dell’economia USA e cinese, e alla volatilità delle valute. Secondo le stime di East & Partners la quota di coloro che gestiscono i propri asset in autonomia calerà ulteriormente a quota 47% entro maggio 2016.
L’indagine ha anche rivelato che il settore prediletto dagli investitori asiatici rimane il real estate, che annovera un’asset allocation del 32%.
Un ulteriore studio di Cap Gemini SA ha poi sottolineato come nel 2015 per la prima volta la ricchezza privata accumulata nell’area dell’Asia Pacifica ha superato quella del Nord America, dunque per molte compagnie occidentali che si occupano di private banking il mercato orientale potrebbe riservare grandi prospettive di business.