Banche
Nel primo semestre 2024 le banche italiane hanno chiuso altri 163 sportelli. A livello statistico le chiusure registrate risultano 62, ma il dato è alterato dalle 101 aperture operate, in modo pressoché uniforme sul territorio nazionale, con l’eccezione di alcune zone del Sud, da Banca Private Cesare Ponti.
Il processo di desertificazione delle banche sul territorio continua. Sono oltre 5 mila le filiali definitivamente chiuse negli ultimi 5 anni, pari a più del 20% del totale. Si è passati da 25 mila a 20 mila sportelli bancari, con una riduzione di dipendenti di quasi il 6%, pari a poco più di 16 mila unità, da 278 mila a 262 mila.
L’Autorità di vigilanza finanziaria tedesca BaFin ha registrato nel 2023 un forte incremento di reclami a testimonianza della crescente insoddisfazione dei consumatori nei confronti dei provider di servizi finanziari.
Il contributo de business assicurativo “è stato decisivo” per i gruppi bancari spagnoli in un anno appesantito dalla pandemia.
Le banche continuano a preferire le grandi imprese anche se non affidabili. È quanto sostiene l’ufficio studi della Cgia di Mestre che definisce “un’anomalia tutta italiana” la fiducia degli istituti di credito in famiglie industriali, gruppi societari e grandi aziende anche con bassi livelli di affidabilità
La banca tradizionale vuole dire fiducia? Secondo il report di EY Global Consumer Banking Survey 2016, non è proprio così. Anzi: il 40% dei clienti a livello mondale si fida poco degli istituti più tradizionali e inizia a valutare alternative.
Il governo dell’Isola di Man ha approvato una nuova normativa - e relativa guida applicativa - denominata “Alternative Bank Regime” (ABR) che consiste in un’espansione delle licenze per l’attività bancaria.
East & Partners Asia ha reso nota un’indagine condotta tra più di 900 cittadini abbienti in Cina, Hong Kong, India, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Sud Corea, Taiwan e Tailandia con lo scopo di mappare le preferenze di investimento degli high net worth individuals dell’area asiatica.
“Al partito anti-bancari si iscrive anche il FMI” così Giulio Romani, Segretario generale First Cisl, commenta le dichiarazioni del Fondo Monetario Internazionale che, proprio oggi, sostiene la non possibilità di aiuti di stato per le banche italiane, esortando addirittura a ricorrere a procedure fallimentari.
Nel primo semestre dell’anno si è consolidata la crescita del numero di richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane (vere e proprie istruttorie formali presentate agli istituti di credito, non semplici richieste di informazioni o preventivi online), con un +14,6% rispetto al corrispondente periodo 2015.